Non si placa la crisi di Governo, anzi la tensione durante la pausa di Ferragosto è cresciuta in vista di martedì 20 agosto, giorno in cui è previsto l’intervento del premier Conte in Senato per affrontare la mozione di sfiducia presentata dalla Lega. Intanto i vari schieramenti politici protagonisti di questa bollente estate politica si preparano e si lanciano continue frecciate a distanza.
Salvini-M5S: il botta e risposta
Salvini è diventato un interlocutore inaffidabile e senza credibilità. La sua è una vergognosa retromarcia.
Dicono i vertici del M5S.
Ascolterò Conte. Resto al Viminale. Se ci sarà da scendere in piazza, ci saremo.
Ribatte Salvini, dichiarando che un governo M5S-Pd sarebbe una “truffa”. Il riferimento è alla proposta dell’ex premier, Matteo Renzi, di “un Governo istituzionale” dalla quale ha preso vita l’ipotesi di un governo politico Pd-M5S che potesse durare anche tutta la legislatura.
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Ma Salvini è fermo: se non c’è un Governo la via maestra sono le elezioni. Altrimenti ci si risiede al tavolo e si lavora.
Intanto, alla vigilia dell’intervento in Senato, sono ancora aperte tre possibili strade per Conte: fare le sue comunicazioni e attendere gli sviluppi del dibattito per decidere la mossa successiva, oppure annunciare le proprie dimissioni o, ancora, chiedere un voto di fiducia.
Alla fine, probabilmente, sarà cruciale il ruolo del Capo dello Stato:
C’è il presidente Mattarella che fortunatamente ha tutti gli elementi per valutare qual è il percorso più utile per rilanciare l’Italia.
Dichiara Salvini in una diretta su Facebook.