Il brand Italia vivrà presto un profondo cambiamento e ad ENIT (Agenzia Nazionale del Turismo) è affidato il compito di catalizzatore tra i protagonisti pubblici e privati del settore. Come ha spiegato il Ministro del Turismo Gian Marco Centinaio:
Con il nuovo piano triennale l’ENIT sarà in grado di indicare e analizzare al meglio i mercati obiettivo, potendo di fatto supportare l’azione del settore privato e contribuire allo sviluppo delle destinazioni turistiche del nostro Paese.
Già oggi sono centinaia gli eventi che l’agenzia programma in giro per il mondo (es.: Centenario Enit, celebrazioni Leonardo da Vinci, Giro d’Italia e altri eventi sportivi, fiere internazionali come il Seatrade, il World Routes, la Settimana della cucina.
Con il nuovo piano, l’obiettivo è di coinvolgere potenziali visitatori nella scoperta di un patrimonio unico di cultura, storia, natura ed eccellenze imprenditoriali del Made in Italy, puntando anche su una ricca offerta di strutture ricettive e sull’agricoltura di qualità.
Lavoreremo in sinergia per accrescere la stagionalità che insieme al turismo rappresentano un binomio inscindibile, per individuare le nuove esigenze dei visitatori, valorizzare i territori e rilanciarli in chiave sostenibile favorendo esperienze di viaggio innovative.
=> L'eccellenza sostenibile del Made in Italy in 10 selfie
Per questo scopo, servirà migliorare le infrastrutture, puntare su un turismo di nicchia, rafforzare la presenza di Enit e le partnership con le eccellenze italiane, lavorando sui diversi mercati per valorizzare il brand nazionale.
Il turismo è un settore determinante per la crescita dell’economia italiana ed è destinato a rimanere uno dei driver per la ripresa dell’economia e dell’occupazione.
Per il presidente ENIT, Giorgio Palmucci:
Il comparto ha finalmente l’attenzione che merita un settore che muove 428,8 milioni di presenze e 41,7 miliardi di euro di spesa dei turisti stranieri in Italia nel 2018. Finalmente si può parlare di programmazione reale e strutturata, che non procede per tentativi e senza un coordinamento tra i vari livelli territoriali e gli stakeholder pubblici e privati, ma che sviluppi sinergia, qualità dell’offerta ed efficientamento della filiera turistica in rete.
Potenziando la filiera con metodo, incidendo sulla stagionalità della domanda e sulla formazione. Captando in tempo le richieste del mercato:
responsabilità sociale ed ecologica per la valorizzazione delle biodiversità e delle tradizioni ma con un occhio al lusso, alla ricerca di destinazioni meno battute ma con un altissimo confort.
Lo scenario
In termini di presenze estere, l’Italia vanta oltre 216,5 milioni di pernottamenti nel 2018 (+2,8%). Le presenze negli esercizi ricettivi sfiorano i 429 milioni (+2,0% nel 2018). La componente internazionale cresce più di quella italiana (+2,8 vs 1,1%) e rappresenta il 50,5% delle presenze. La spesa internazionale in Italia, a quota 41,7 miliardi di euro, aumenta del +6,5% nel 2018 sul 2017.
Gli elementi del Piano si basano su sostenibilità, accessibilità, innovazione, stagionalità, crescita a valore, coordinamento per le strategie promozionali, Made in Italy, posizionamento dell’Italia come meta turistica nel mondo, servizi e trasporti.
Un ruolo chiave lo giocherà l’enogastronomia, per generare nuove esperienze di viaggio (culturale, sportivo, active e slow). La stagionalità dell’offerta permette poi di incrementare le presenze in tutti i mesi dell’anno e intercettare esigenze diverse di Italian Style, anche nei piccoli comuni.
Infine, focus sullo storytelling dei grandi eventi: montagna (Cortina 2021 e Milano-Cortina 2026), personaggi storici italiani, appuntamenti internazionali dell’agroalimentare come Vinitaly o del design come il Salone del Mobile.