Un incontro servito a raccogliere le istanze delle parti sociali in vista della prossima manovra economica, che potrebbe essere definita in anticipo rispetto al solito, fra luglio e agosto.
E una polemica relativamente prevedibile con il premier Giuseppe Conte, che ha parlato di «scorrettezza istituzionale», riferendosi a tempi e contenuti della Legge di Bilancio che non si definiscono al Viminale ma a Palazzo Chigi. Polemica esacerbata dalla presenza al vertice dell’ex sottosegretario ai Trasporti, Armando Siri.
Sono in estrema sintesi i principali elementi della riunione convocata nella mattinata di lunedì 15 luglio, nella sede del ministero dell’Interno dal titolare del dicastero, nonché vicepremier, Matteo Salvini, con i rappresentanti di imprese e sindacati.
Vertice politico
Il leader della Lega ha convocato una quarantina di sigle: fra gli altri, i sindacati confederali (Cgil, Cisl e Uil), Ugl (unione generale del lavoro), Confidnstria, Confcommercio, Confartigianato, Cna, Confapi, Coldiretti, Confcooperative, Legacoop, Federmanager.
Sul tavolo innanzitutto la flat tax, illustrata (par di capire) proprio da Siri (fra coloro che per la Lega stanno mettendo a punto la misura). La proposta è una tassa piatta al 15% per redditi fino a 55mila euro, come ampiamente anticipato. Le stime parlano di un risparmio fra i 12 e i 13 miliardi di euro per i contribuenti.
Altri argomenti: il salario minimo, le nuove misure di pace fiscale, che dovrebbero riguardare le imprese e contenere anche la famosa riemersione dei capitali (un condono sul contante depositato nelle cassette di sicurezza). Un punto che interessa imprese e professionisti riguarda lo sconto sui POS, con l’idea di eliminare le commissioni per le operazioni fino a 25 euro.
Tempi della manovra
«Vogliamo raccogliere i vostri suggerimenti» ha esordito Salvini, annunciando l’intenzione di mettere a punto la Legge di Stabilità 2020 «fra luglio e agosto». Tempi più stretti rispetto a quelli generalmente previsti, che di solito vedono il dibattito sulla ex Finanziaria entrare nel vivo in settembre, per la presentazione da parte del Governo a metà ottobre.
Del resto, il dibattito sulla manovra quest’anno è già iniziato da tempo. Certo, l’appuntamento al Viminale è istituzionale. E qui si inserisce il botta e risposta con il premier:
la manovra economica si fa a palazzo Chigi, i tempi li decido io.
Non solo: «se si tratta di un vertice di partito, la presenza di Siri va bene. Se è un vertice di governo, la presenza di Siri non va bene», ha aggiunto, riferendosi alla presenza dell’ex sottosegretario. In ogni caso, conclude Conte, «se oggi qualcuno pensa che non solo si raccolgono istanze da parte delle parti sociali ma anticipa dettagli di quella che ritiene che debba essere la manovra economica, si entra sul terreno della scorrettezza istituzionale».
Ad ogni modo, in apertura dei lavori Salvini ci ha tenuto a precisare che l’incontro rappresenta solo «l’inizio di un percorso», e che non c’è alcuna volontà «di sostituirsi al presidente del Consiglio».
In vista, secondo quanto si apprende, ci dovrebbero essere nuovi incontri nelle prossime settimane, oppure dopo l’estate. Ipotesi che farebbe sgonfiare l’idea di una Legge di Bilancio pronta per fine agosto.