Cresce la richiesta di prodotti Made in Italy nel mondo e con essa il livello di apprezzamento per alcune peculiarità nazionali relative alla creatività, all’innovazione, al design, ai settori hi-tech come la meccanica o i mezzi di trasporto.
Secondo il rapporto “I.T.A.L.I.A. 2019 – Geografie del nuovo Made in Italy acronimo e racconto dell’identità produttiva e sociale italiana – dall’Industria al Turismo, dall’Agroalimentare al Localismo, dall’Innovazione all’Arte e alla Cultura”, realizzato da Fondazione Symbola, Unioncamere e Fondazione Edison con il sostegno di Intesa Sanpaolo, il numero delle ricerche online che fanno riferimento al Made in Italy ha subito un incremento del 56% tra il 2015 e il 2018.
=> Rapporto Export 2019: opportunità e trend del Made in Italy
Stilato in collaborazione con la partnership tecnica di Google, il rapporto segnala cifre da record per il surplus commerciale manifatturiero grazie all’operato di migliaia di imprese medio-grandi, medie e piccole che rendono l’Italia competitiva sui mercati globali.
Il Rapporto mette in luce un volto dell’Italia che non è conosciuto a sufficienza
Lo sottolinea Giuseppe Tripoli, segretario generale di Unioncamere.
L’export nazionale è aumentato di quasi il 60% nell’arco di 10 anni, passando da un saldo negativo a un saldo positivo di circa 39 miliardi di euro. L’Italia, inoltre, vanta circa mille prodotti su 5mila ai primi posti a livello mondiale in termini di saldo commerciale.