La Corte dei Conti lancia un monito al governo: la riforma degli scaglioni IRPEF in ottica di riduzione della pressione fiscale sui contribuenti è una priorità, ma lo è ancora di più il contenimento del deficit.
Bisogna prestare attenzione alle risorse necessarie per la riforma, perchè senza coperture di breve termine si rischia di vanificare i benefici della flat tax.
Flat tax: serve prudenza
Si tratta della riforma fiscale che il governo si prepara ad attuare con la prossima Legge di Bilancio 2020, che la Corte dei Conti conferma essere una priorità, ma si tratta di un’operazione delicata che non può essere portata avanti in un clima emergenziale.
Questo tipo di riforme devono essere attuate attraverso ponderate ed equilibrate strategie di lungo respiro, sottolinea il Procuratore Generale della Corte dei conti, Alberto Avoli, durante la cerimonia di parificazione del rendiconto generale dello Stato per l’esercizio finanziario 2018.
=> Taglio del cuneo fiscale in Legge di Bilancio 2020
Quello che viene definito uno shock fiscale per la sua massiccia azione di decremento delle aliquote dell’imposizione diretta in favore di imponibili medio-bassi pone un serio problema di coperture sul breve termine, in mancanza delle quali, spiega Avoli, il corrispondente aumento del debito potrebbe avere ripercussioni gravi, tali da annullare o ridurre molto i benefici della rimodulazione delle aliquote e aggravare la situazione, già molto compromessa, del debito pubblico italiano.
La Corte dei Conti invita dunque a proseguire con una certa gradualità negli interventi, ravvisando in questa strategia meno aggressiva la giusta soluzione di equilibrio.