Mentre i tempi per convincere la commissione Ue a non far scattare la procedura d’infrazione contro l’Italia si accorciano drasticamente, si surriscalda il dibattito interno alla maggioranza di Governo sulla prossima manovra economica: che, in base a quanto dichiara il vicepremier Matteo Salvini, sarà approvata prima del solito.
E, soprattutto, conterrà la flat tax, per la quale servirebbero però 10-15 miliardi. E’ su questo punto che risponde, a distanza, il ministro del Lavoro e dello Sviluppo, Luigi di Maio: «tutti vogliamo tagliare le tasse. La Lega non è all’opposizione ma al governo come noi, quindi se servono 10 miliardi tracci la strada per trovarli invece di scaricare la colpa sugli altri».
Procedura d’infrazione
Sul fronte dl negoziato con la Ue l’impressione è che la situazione sia in stallo. La due giorni del Premier a Bruxelles non ha ottenuto grandi risultati: nessuna presa di posizione ufficiale a favore dell’Italia, nè da parte della Commissione né da parte di partner comunitari.
Conte ha avuto colloqui con i colleghi europei, fra i quali la cancelliera tedesca, Angela Merkel, la quale ha però sottolineato di non averla parlato della procedura d’infrazione.
Il premier italiano prosegue con la linea fin qui seguita: si tratta, ma senza cambiare l’impostazione di politica economica del Governo («non ho mai avuto l’atteggiamento di chi ha il cappello in mano. Io il cappello non lo porto, non lo porto nemmeno a Bruxelles».
=> Quanto ci costano gli azzardi del governo
Legge di Bilancio
In realtà, dibattito a parte, il Governo è impegnato nello sforzo di presentare alla commissione una serie di dati che dimostrino come mettere al sicuro i conti pubblici.
In base alle indiscrezioni che filtrano, l’Esecutivo prepara misure ed effettua stime che non fanno salire il deficit oltre il 2,1% previsto. In prospettiva, bisogna anche abbassare il debito.
E presentare una manovra per il 2020 che contenga sensibili miglioramenti dei conti. Si parla di una manovra da 40 miliardi, per disinnescare le clausole IVA (che valgono 23 miliardi nel 2020), finanziare le riforme previste (flat tax e salario minimo), e migliorare i saldi di bilancio.
Salvini spiega che i 10-15 miliardi per finanziare la flat tax sono già stati trovati, anche se Di Maio replica: «ancora non conosco le coperture della flat tax».
In vista, ci sono un nuovo piano di dismissioni, tagli alla spesa, maggiori entrate per il recupero dell’evasione fiscale. Da inserire non in una manovra correttiva, ma nella legge di Bilancio 2020.