Lo scenario congiunturale turbolento che ha contraddistinto l’economia mondiale nell’ultimo decennio è noto a tutti e sono molti gli indicatori che valutano le performance del nostro Paese che hanno a più riprese fatto registrare il segno meno. Esiste tuttavia una voce che ha mantenuto trend vicini a quelli del periodo pre-crisi: è quella dell’export.
Export e PMI
Le esportazioni continuano a rappresentare la più importante valvola di sfogo per il nostro sistema produttivo, alimentato dall’operosità di un esercito di micro, piccole e medie imprese che costituiscono oltre il 90% del nostro tessuto economico.
Per spiegare il successo delle nostre imprese sui mercati internazionali si può citare una celebre frase di Charles Darwin:
non sopravvive il più forte o il più intelligente, ma chi si adatta più velocemente al cambiamento.
Sono proprio la resilienza e l’adattabilità le principali qualità delle nostre piccole e medie imprese. Qualità che si rivelano preziose soprattutto in un contesto come quello attuale, in cui lo scenario economico ha imposto alle PMI di allargare il proprio orizzonte, adottando nuove modalità e strategie di internazionalizzazione per adattarsi ai mutamenti in atto e resistere all’impatto della crisi.
Tra questi, il riposizionamento geografico: la direzione degli scambi commerciali, infatti, è oggi verso nuovi mercati e nuove aree geografiche.
Se guardiamo ai Paesi Target del nostro export, i principali mercati europei, come Germania e Francia, mantengono posizioni privilegiate, ma crescono le esportazioni verso i paesi extra UE. La comparsa e l’aumento della classe media nei paesi emergenti traina la crescita dei consumi privati e rappresenta lo sbocco privilegiato dei prodotti del Made in Italy, “stretti” in patria tra il calo della domanda interna e quella del mercato europeo.
Ma nel corso di questi anni è l’export, in generale, ad essersi evoluto e questo ha disorientato alcune piccole realtà che avevano consolidato metodologie e processi, che ormai risultano essere superati.
Proprio in questo senso, il dovere delle istituzioni è garantire alle imprese un supporto al loro sviluppo internazionale, mettendo in atto politiche e progettualità di sistema in grado di accompagnarle e agevolarle nel loro percorso di crescita all’estero, minimizzando i rischi e
esponenzializzando le opportunità.
Ed è con questo obiettivo che il sistema camerale italiano ha attivato, a partire dal 1° febbraio 2019, una struttura ad hoc: Promos Italia.
Promos Italia
Grazie alla nuova struttura per l’internazionalizzazione del sistema camerale italiano, garantiamo alle imprese attività di informazione, formazione, sostegno organizzativo, assistenza per la preparazione ai mercati internazionali e per la digitalizzazione.
La società nasce dall’iniziativa di un primo gruppo di Camere di Commercio, ovvero Genova, Milano Monza Brianza Lodi, Modena, Ravenna e Udine, con l’accorpamento delle rispettive aziende speciali o strutture interne.
L’operazione con il coinvolgimento di Unioncamere nazionale e Unioncamere Lombardia, ha anche l’obiettivo di dare seguito e attuazione al percorso di razionalizzazione ed efficientamento delle strutture camerali previsto dal decreto di riforma delle Camere di commercio del 2016. Entro la fine dell’anno entreranno nella compagine altri soggetti camerali.
Attraverso Promos Italia, il sistema camerale può continuare a garantire il proprio ruolo istituzionale a supporto dell’internazionalizzazione delle imprese, mettendo a fattor comune esperienze e competenze di ciascuna struttura territoriale dedicata, generando così economie di scala ed ampliando l’offerta.
Promos Italia, infatti, garantisce un raccordo funzionale e operativo tra le iniziative che quotidianamente le camere di commercio mettono in campo in materia di internazionalizzazione. L’attività, inoltre, è realizzata facendo sistema e coinvolgendo tutti gli stakeholder di riferimento, in primis le Regioni e le altre istituzioni, seguendo una metodologia intrinseca al sistema camerale e consolidata nel corso degli anni.
=> Export Made in Italy: finanziamenti e visibilità
Progetto InBuyer
Sono già molteplici le attività che abbiamo avviato da febbraio ad oggi, tra le più significative c’è il progetto InBuyer, che ha permesso di soddisfare uno dei più grandi desideri degli imprenditori: fare business internazionale a pochi metri dalla propria azienda. L’iniziativa, infatti, prevede l’accoglienza sui territori di operatori economici selezionati per svolgere incontri di business.
Promos Italia, in collaborazione con Unioncamere Lombardia, Sistema Camerale Lombardo, Regione Lombardia, le camere di commercio di Genova, Milano Monza Brianza Lodi, Modena, Ravenna e Udine, organizza per tutto il 2019 un programma di attività che prevede circa 2500 incontri b2b nel corso di 45 appuntamenti in Italia che si stima coinvolgeranno più di 800 imprese.
Grazie a InBuyer, le imprese italiane possono incontrare circa 200 buyer selezionati provenienti da paesi di tutto il mondo. Il progetto è dedicato a operatori di molteplici settori: alimentare, moda, cosmetica, beni strumentali, arredo, costruzioni-edilizia, packaging, energia, turismo e nautica.
di Alessandro Gelli, Direttore di Promos Italia.