Efficienza operativa, crescita organica e lancio di nuovi prodotti sono le strategie alle quali ricorreranno i CEO per aumentare la redditività della propria impresa in questo 2019.
Sono alcune delle evidenze della Annual Global CEO Survey di PWC (Upskilling, Intelligenza Artificiale e Data Analytics al centro dell’Agenda dei CEO italiani), che quest’anno però registra un calo di fiducia tra amministratori delegati mondiali e italiani.
In particolare, i dirigenti italiani sono fra i più pessimisti a livello internazionale. E’ sceso al 70% (dal 90% dell’anno scorso) il numero dei CEO italiani che vedono una crescita delle proprie imprese a 12 mesi, all’84% (dal precedente 94%) le stime positive a 3 anni.
Quanto alle strategie di crescita, al primo posto l’efficienza operativa (70% Italia e 77% mondo), seguita da crescita organica (Italia 54% nel 2019 contro 78% nel 2018, mondo 72% nel 2019 da 79% 2018), lancio di nuovi prodotti (46% Italia e 62% mondo), ingresso in un nuovo mercato, nuove operazioni, alleanze strategiche, collaborazioni con imprese o startup.
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L’infrastruttura digitale deve garantire dati di business completi e affidabili. I più rilevanti: preferenze ed esigenze dei clienti (88%), brand e reputazione azienda (85%), previsioni e proiezioni finanziarie (82%), performance competitor (81%).
I CEO italiani ritengono però, in molti casi, che il sistema di reporting non fornisca dati adeguati. In questo senso gli elementi di maggior criticità sono l’impossibilità di accedere a dati rilevanti o l’incapacità di analizzare la mole eccessiva di dati a disposizione.
La tecnologia del futuro è l’intelligenza artificiale, destinata a rivoluzionare il modo di gestire il business nei prossimi cinque anni secondo il 73% dei CEO italiani e l’84% internazionali. C’è anche una netta maggioranza internazionale, 62%, secondo cui l’impatto dell’AI sarà superiore a quello di Internet. (la percentuale scende al 48% in Italia). Detto questo, il livello di effettiva adozione in azienda è basso: il 77% delle imprese italiane non ha ancora implementato soluzioni.
Tema competenze prioritarie: il 55% dei CEO italiani si dichiara attento alla “disponibilità di competenze chiave”, il 65% fatica a trovare nuovi talenti, il 58% punta sulla formazione interna.
Evidenze chiave
- I CEO lavorano riconsiderano il tema del right sizing industriale per avere maggiore agilità industriale.
- JV e alleanze strategiche presentano un profilo di rischio inferiore rispetto alle acquisizioni.
- Molti CEO di medie aziende pensano alle aggregazioni per presentarsi più competitivi di fronte alle sfide globali.
- USA, Germania e Cina continuano i mercati più interessanti per i CEO italiani.
- Dati di business al centro dell’agenda dei CEO: di natura economico-finanziaria, su clienti, brand, reputazione, processi di R&S.
- Focus di medio periodo: upskilling delle risorse e nuovi talenti per colmare il gap di competenze.
- AI: sarà il Game Changer dei prossimi 5 anni, una vera sfida soprattutto per le PMI italiane.
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