Un allarme coperture per il decreto famiglia e un annuncio sulla riforma fiscale in vista della manovra 2020, con l’abolizione del Bonus Renzi (credito IRPEF da 80 euro in busta paga): è un Giovanni Tria a 360 gradi a parlare ad Agorà su Rai 3, esprimendo anche fiducia nella ripresa nel secondo semestre.
«Nella seconda parte dell’anno potremo avere una ripresa più forte e dipende anche da quanto riusciamo a creare fiducia negli investitori e fiducia nei risparmiatori, che così possono utilizzare più reddito per i consumi».
Riforma fiscale
Tria riaffronta il tema della riforma fiscale, su cui il dibattito è acceso in vista dell’obiettivo di prevedere entro fine anno (con la manovra di Bilancio) la flat tax per le famiglie. Una riforma che passerebbe attraverso un taglio di alcune agevolazioni attualmente in vigore, compreso il bonus di 80 euro introdotto dal Governo Renzi. Secondo il Ministro, «nell’ambito di una riforma fiscale gli 80 euro vengono riassorbiti».
Tecnicamente è stata una decisione sbagliata, un provvedimento fatto male.
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Decreto Famiglia
Tema più immediato, il decreto famiglia, su cui era prevista una prima fase di discussione nel CdM del 20 maggio ed il cui esame, in base al comunicato della presidenza del consiglio dei ministri, è stato avviato. Ma di fatto resta il nodo coperture.
Il vicepremier, Luigi Di Maio, nei giorni scorsi aveva suggerito di sfruttare i risparmi del reddito di cittadinanza (domande inferiori al previsto) ma Tria non si sbilancia: le coperture non sono ancora state individuate. Il dibattito su come finanziare il provvedimento che contiene misure per le famiglie in difficoltà è ancora aperto.
Crescita
Infine, come detto, la visione ottimistica sul futuro: Tria vede un PIL in miglioramento nella seconda parte del 2019 e nel 2020 (attualmente la crescita è allo 0,2%).
Le stime del Governo sono molto prudenziali.
In generale le stime di crescita sono cambiate di mese in mese in senso negativo e ora ricominciano a cambiare, ma in segno positivo».