Google taglia i ponti con Huawei togliendole il supporto ufficiale al sistema operativo Android, e le aziende USA produttrici di chip e microchip come Intel, Qualcomm, Xilinx e Broadcom hanno interrotto le forniture al produttore cinese. La causa? Il braccio di ferro tra Stati Uniti e Cina che, nel bel mezzo della guerra dei dazi avviata dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, si arricchisce di un nuovo capitolo che ora sta avendo effetti anche sul mercato mobile, anche europeo, sempre più dominato da colossi cinesi.
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Un blocco operativo da subito e da non sottovalutare, soprattutto per chi utilizza lo smartphone per questioni professionali e aziendali. Tutto questo potrebbe avere notevoli ripercussioni sul mercato mobile, in particolare per Huawei, naturalmente, che rischia di perdere una grande fetta di clienti, soprattutto europei.
Huawei in lista nera
Il ministro del Commercio, Wilbur Ross, ha annunciato che Washington ha inserito Huawei e le sue 70 affiliate nella black list delle entità commerciali, per ipotetiche ragioni di sicurezza nazionale. Questo significa che il colosso cinese non potrà più vendere la sua tecnologia negli USA, né acquistare parti e componenti dalle società americane.
Ciò, secondo quanto spiegato da Ross, avrebbe l’obiettivo di impedire che la tecnologia americana venga utilizzata da entità straniere in un modo tale da minare la sicurezza nazionale USA o gli interessi di politica estera. Una posizione chiaramente non condivisa da molti, che ritengono che questa mossa costerà molti posti di lavoro americani. Né ovviamente da Huawei, per la quale la decisione non sarebbe stata presa nell’interesse di nessuno. In più, sottolinea il colosso cinese:
Restrizioni ingiustificate violeranno i diritti di Huawei e solleveranno ulteriori questioni legali.
Google chiude con Huawei
L’agenzia Bloomberg segnala che le varie società hanno già informato i propri dipendenti sulle nuove policy. Per quanto riguarda Google, Huawei non riceverà supporto ad Android, con effetti sia per i device futuri ma anche su quelli attualmente in commercio e in uso.
Se per i futuri smartphone il produttore cinese dovrà pensare ad un OS proprietario (che non avrà accesso ad app utili per il mobile working come Gmail e le altre applicazioni presenti nel Play Store), quelli in circolazione non riceveranno aggiornamenti delle patch di sicurezza.
Su Twitter, però, Huawei rassicura i suoi utenti:
servizi come Google Play e Google Play Protect continueranno a funzionare sul tuo attuale device Huawei.
For Huawei users’ questions regarding our steps to comply w/ the recent US government actions: We assure you while we are complying with all US gov’t requirements, services like Google Play & security from Google Play Protect will keep functioning on your existing Huawei device.
— Android (@Android) 20 maggio 2019