Imprese e sindacati: il DEF non stimola la crescita

di Anna Fabi

Pubblicato 16 Aprile 2019
Aggiornato 17 Aprile 2019 15:58

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Poco chiari i piani di Governo su IVA e Flat tax, mancano politiche di bilancio e misure per le PMI: il dibattito sul DEF in attesa del decreto Crescita in Gazzetta.

Parti sociali critiche sul DEF: le imprese temono la bassa crescita e la mancanza di adeguate politiche economiche (poco chiari i meccanismi della flat tax, allarme per le clausole aumento IVA), i sindacati chiedono un tavolo sulla riforma fiscale e lamentano la mancanza di provvedimenti efficaci per la crescita.

Sono, in estrema sintesi, le posizioni espresse nel corso delle audizioni parlamentari sul Documento di Economia e Finanza, mentre si attende ancora la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto Crescita, approvato il 4 aprile salvo intese ma che ancora non si è visto.

Secondo le dichiarazioni del vicepremier Luigi Di Maio dovrebbe essere prossimo alla pubblicazione. I punti al centro delle limature sembrano relativi al salva risparmiatori, le misure per risarcire azionisti e obbligazionisti della banche salvate dal crac.

Il provvedimento, al momento, rappresenta la principali risposta del Governo alla revisione al ribasso delle stime di crescita (dal precedente 1% allo 0,2%) contenute nel DEF, e al generale peggioramento dei conti pubblici. Ma imprese e sindacati non sono soddisfatti.

Rete Imprese Italia insiste sulla necessità di politiche mirate per le piccole imprese, Confindustria di maggiore chiarezza sulle politiche di Bilancio. In generale le associazioni impreditoriali criticano le clausole di salvaguardia, che si sperava venissero abolite o sostituite, senza cancellare il rischio di aumento IVA. Il Governo continuato ad assicurare che non scatteranno, ma senza dettagliare in che modo si troveranno le risorse.

Altro nodo: la flat tax risponde alla reale esigenza di riforma della politica fiscale del Paese ma senza chiarire come e con quali coperture. Su questo fronte, anche la Cgil chiede all’Esecutivo l’apertura di un tavolo di confronto con le parti sociali per mettere a punto misure adeguate.

In generale, le preoccupazioni più evidenti riguardano la necessità di misure più incisive e credibili per sostenere e finanziare la crescita.