Italia tra i paesi UE che presentano squilibri eccessivi di bilancio: come previsto, la Commissione Europea ha espresso parere negativo sulla manovra. Non significa che si preparino procedure d’infrazione (rischio scongiurato nel dicembre scorso con specifico accordo) ma Bruxelles continuerà a monitorare la situazione nell’ambito del semestre europeo. Prossimo appuntamento: le raccomandazioni di primavera, pubblicate in maggio, alla luce dei programmi nazionali di riforma che i diversi Stati, Italia compresa, presenteranno in aprile.
Il report di oggi rappresenta la pagella definitiva del cosiddetto pacchetto d’inverno. In parole semplici, è il parere di Bruxelles sulla legge di bilancio 2019, che pur senza procedure di infrazione, viene fortemente criticata.
La maggiore vulnerabilità resta l’alto debito pubblico, che non scenderà nei prossimi anni e che resta potenziale fonte di contagio per l’intera Eurozona. Il paese continua a scontare una bassa produttività e l’assenza di misure che stimolino il potenziale di crescita. Alcune di quelle contenute nella manovra rivedono elementi di precedenti riforme, in particolare sul fronte pensioni, che rischiano di minacciare la sostenibilità delle finanze pubbliche.
L’economia europea, in generale, nel 2019 crescerà per il settimo anno consecutivo, ma a un ritmo più moderato. Miglioramenti sul fronte dell’occupazione (ma ci sono paesi con una disoccupazione giovanile ancora eccessiva) e delle finanze pubbliche dei paesi membri, restano invece problemi sul fronte della produttività (a livelli modesti), dell’invecchiamento della popolazione e della difficoltà di stare dietro ai veloci cambiamenti tecnologici.
Vista la maggiore incertezza che caratterizza il contesto mondiale, gli Stati membri dell’UE devono assolutamente intensificare l’azione per aumentare la produttività, migliorare la resilienza delle economie nazionali e garantire che la crescita economica produca effetti positivi per tutti i cittadini.