Appartengono in gran parte al Manifatturiero, dove prevalgono Meccanica e Alimentare, si trovano per lo più nel Nord Italia, crescono, distribuiscono dividendi, reinvestono gli utili, assumono: è la fotografia delle PMI eccellenti 2018 scattata dalla decima edizione di Osservatorio PMI, il progetto di Global Strategy che quest’anno si concentra sul paradigma “Cliente al centro”. Le aziende eccellenti 2018 sono 724, selezionate fra 60mila imprese con fatturato superiore ai 5 milioni di euro, prima scremandole in base ai valori della produzione e poi scegliendo quelle che superano maggiormente gli indici di settore.
Nel dettaglio, il report segnala che le imprese eccellenti hanno incrementato il fatturato del 58% tra il 2012 e il 2016, contro il +11% delle altre PMI, con una crescita quasi cinque volte superiore, e hanno patrimonializzato circa il 50% degli utili ante imposte, investendo anche nella crescita.
Nei cinque anni analizzati, hanno incrementato il numero dei dipendenti di 37mila unità. Il Manifatturiero è il settore di gran lunga più rappresentato, con il 71% delle imprese eccellenti, mentre il 19% appartiene al mondo del commercio e il 10% a quello dei servizi. All’interno del Manifatturiero, i segmenti più rappresentati sono Meccanica e Alimentari, entrambi con il 14% di imprese.
I settori in cui invece si registrano i maggiori tassi di crescita sono le Costruzioni, i Servizi alle Imprese e il Sistema Moda, con un Valore della Produzione cresciuto ad un tasso medio annuo rispettivamente del 18,6% , 18,5% e del 14,1%.
Per quanto riguarda la distribuzione geografica, il 72% delle PMI eccellenti si trovano nel Nord Italia (522 su 724), dove si concentrano soprattutto le imprese del Manifatturiero, mentre le eccellenze del commercio e dei servizi sono più presenti Centro e al Sud.
Il paradigma 2018 è il cliente al centro, come leva competitiva per le PMI. Le imprese eccellenti hanno in genere una strategia che si ritaglia una nicchia di mercato e implementa strategie di diversificazione di prodotto o servizio per soddisfare il cliente.
La sfida del 4.0 impone comunque nuovi sforzi e investimenti, come spiega Stefano Nuzzo, Partner di Global Strategy e Project Leader Osservatorio PMI.
Anche gli Imprenditori Eccellenti registrano una maggiore complessità nel soddisfare il cliente rispetto al passato, – che cercano di superare attraverso la ricerca di relazioni più dirette in cui spesso si mette in gioco la Proprietà stessa, ma sempre più dovranno imparare a trarre vantaggio da strumenti e innovazione digitale.
Fondamentale l’utilizzo di strumenti digitali in grado di moltiplicare i contatti e ridurre le distanze geografiche.
In occasione del decimo anniversario dell’Osservatorio che seleziona imprese eccellenti e analizza i trend di settore, Global Strategy ha messo a punto un decalogo dell’eccellenza, in base alle caratteristiche comuni delle imprese analizzate nel decennio.
- Governance forte ed in evoluzione: importante il ruolo del managment, pur all’interno di un panorama caratterizzato da aziende familiari, 85%, in cui la proprietà è spesso coinvolta nella gestione. In ogni caso tre PMI eccellenti su quattro hanno in media un membro indipendente in Consiglio di amministrazione, e almeno un manager nel 40% dei casi.
- Relazione efficace tra Proprietà e Management: struttura manageriale fedele con un’anzianità superiore ai dieci anni nel 60% dei casi.
- Posti di lavoro: queste imprese hanno incrementato l’organico oltre 37mila posti di lavoro in 5 anni, e prevedono un ulteriore aumento nell’80% dei casi.
- Attenzione alla comunità: è una caratteristica rilevata, si tratta di imprese spesso coinvolte in iniziative sociali e culturali per la comunità.
- Focalizzazione su Nicchie di Mercato: anche in mercati maturi e tradizionali, strategie di differenziazione di prodotto/servizio per raggiungere posizioni di leadership in nicchie ad alto valore aggiunto.
- Vocazione Internazionale: sono imprese che esportano mediamente il 50% del fatturato annuo, con forme di presidio sempre più dirette e meno intermediate.
- Predisposizione all’Innovazione: investono il 4% del fatturato in attività di R&D e gestiscono i processi di innovazione attraverso interazione con clienti/fornitori/università nel 78% dei casi.
- Investimenti: Il 90% ha aumentato gli investimenti nell’ultimo triennio (nuovi prodotti, nuovi mercati, capacità produttiva). Altra caratteristica, sono imprese aperte a operazioni straordinarie; il 34% ha effettuato operazioni di M&A nell’ultimo triennio, il 64% è disposto ad aprire il capitale per supportare progetti di sviluppo.
- Tempestività e reattività sul mercato: il 65% ha indicato tra i fattori critici del proprio successo il saper rispondere velocemente e spesso anticipare Clienti e Mercato (nel 2011 anni fa era il 37%).
- Orientamento al cliente: maggiore ricerca di relazione diretta con il Cliente rispetto al passato, che non potrà prescindere però dall’innovazione digitale.