Il rientro dalla pausa estiva si preannuncia denso di appuntamenti per il governo italiano. Tra i più importanti vi sono quelli annuali relativi al Documento di Economia e Finanza (DEF) e alla Legge di Bilancio per il 2019.
DEF
Per la nota di aggiornamento del DEF la scadenza è fissata al 27 settembre. Con l’aggiornamento del DEF, M5S e Lega puntano ad alzare l’asticella del deficit previsto per il 2019.
La Commissione Europea ha previsto per il 2018 ed il 2019 un calo del disavanzo all’1,7%, dal 2,3% del 2017 (-0,6%), ma si è dimostrata disponibile a confrontarsi in maniera costruttiva con l’Italia.
Legge di Bilancio
La nota di aggiornamento del DEF, come noto, rappresenta il passo preliminare del cosiddetto ciclo di bilancio, al quale fa seguito la presentazione da parte dell’Esecutivo del testo del disegno di Legge di Bilancio che poi dovrà essere approvato, con eventuali modifiche, dal Parlamento.
Entro il 15 ottobre la manovra dovrà essere presentata a Bruxelles da parte di tutti gli Stati membri.
Per l’Italia si tratta del primo vero atto di indirizzo politico del nuovo governo. Molteplici i nodi importanti da sciogliere, a partire dalla riforma delle pensioni fino alla riforma fiscale che dovrebbe contenere l’attesa revisione delle aliquote IRPEF, quanto meno un primo step (flat / dual tax per le Partite IVA).
Rating
Da non sottovalutare l’appuntamento del 26 ottobre con l’aggiornamento del giudizio di Standard & Poor’s rispetto a quello fornito il 27 aprile scorso (quando era rimasto invariato il rating a BBB, due posizioni sopra la categoria più a rischio, con prospettive stabili).
Per il 31 ottobre, infine, è atteso anche il giudizio di Moody’s, il più temuto dopo la minaccia di downgrade dello scorso 25 maggio (attualmente l’Italia ha un giudizio di Baa2, due gradini sopra il “junk”).