La clausola di salvaguardia pende come una spada di Damocle sulla testa degli italiani e le incertezze politiche degli ultimi tempi sembravano aver ormai reso certo l’aumento delle aliquote IVA.
Un aumento graduale dal 1° gennaio 2019 – con l’aliquota IVA ordinaria che salirebbe prima dal 22 al 24% per poi stabilizzarsi, nel 2020, al 25,5% – che determinerebbe un incremento del carico fiscale su famiglie e imprese pari, per il solo 2019, a 15,7 miliardi di euro, con un crollo del potere d’acquisto che causerebbe, a cascata, un drastico calo dei consumi e una possibile nuova crisi per le attività produttive in Italia.
Sterilizzazione IVA in Legge di Bilancio
Ora però il Governo sta iniziando a scoprire le carte sulle misure che intende inserire nella prossima Legge di Bilancio per il 2019, anticipando l’intenzione di sterilizzare la clausola di salvaguardia sull’aumento dell’IVA.
A chiedere al sottosegretario all’Economia, Massimo Garavaglia, maggiori dettagli in merito a quali misure, a carattere compensativo, il Governo abbia intenzione di mettere in campo per sterilizzare l’aumento delle aliquote IVA, è stato il Deputato Luca Pastorino.
Il quesito nasce a fronte del fatto che, negli ultimi tempi, si sarebbero susseguite varie dichiarazioni di Ministri ed esponenti della maggioranza sull’intenzione di sterilizzare l’aumento IVA, senza però chiarire la natura e l’entità dei fondi necessari per evitare l’aumento dell’imposta sul valore aggiunto dal 1 gennaio 2019.
Dopo aver rassicurato gli italiani sul fatto che la sterilizzazione delle clausole IVA rappresenta una priorità del Governo, Garavaglia ha anticipato che il tema verrà affrontato nella nota di aggiornamento al DEF, per poi trovare spazio in via definitiva nella Legge di Bilancio 2019.
Il dialogo con l’UE
L’obiettivo dichiarato dal Governo è quello di assicurare una progressiva riduzione dell’incidenza del debito pubblico sul PIL e di evitare peggioramenti dell’indebitamento netto strutturale delle Amministrazioni pubbliche. Il tutto in coerenza con le regole europee in materia di bilancio, il Governo dichiara di aver già avviato un dialogo con la Commissione Europea con l’intento di fissare un obiettivo di deficit coerente con l’obiettivo italiano di favorire la crescita e l’occupazione.