L’incarico che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha conferito a Carlo Cottarelli è per formare un Governo che porti il paese a nuove elezioni. Lo ha spiegato lo stesso premier incaricato, dopo il colloquio con il Capo dello Stato.
Cottarelli ha chiaramente delineato due ipotesi:
- se il Governo avrà la fiducia del Parlamento farà la Legge di Bilancio 2019 e si dimetterà subito dopo (elezioni nel 2019).
- Se non otterrà la fiducia si dimetterà e resterà in carica solo per la gestione ordinaria (elezioni in settembre).
In questo ultimo caso, è bene sottolinearlo, verrebbe messa a rischio la sessione di Bilancio: con elezioni in settembre non ci sarebbe un Governo in carico con la fiducia del Parlamento per presentare la manovra economica, con tutti i rischi che questo comporta ad esempio sul fronte dell’aumento IVA.
Questo dunque lo scenario, inedito, che si profila. Il colloquio tra Mattarella e l’ex commissario alla Spending Review è durato circa un’ora. Alla fine del quale Cottarelli ha anticipato che presenterà in tempi brevi la lista dei ministri. L’iter prevede infatti che Cottarelli formi subito una squadra e la sottoponga al Capo dello Stato. Poi la palla passerà al Parlamento, per la fiducia al Governo.
Il Quirinale ha dunque impresso un’accelerazione alla risoluzione della crisi, precipitata domenica 27 maggio dopo il fallimento del tentativo di Giuseppe Conte di formare un Governo sostenuto dalla maggioranza M5S – Lega, che si è arenato sul caso Savona (la formazione gialloverde aveva destinato il ministero dell’Economia all’economista, con una posizione rimasta rigida anche a fronte di quella del Quirinale).
Proprio all’economia Cottarelli ha dedicato le prime considerazioni da premier incaricato, rilevando come negli ultimi giorni siano aumentate le tensioni sul mercato, con lo spread in salita. Il nuovo premier ha cercato di fornire rassicurazioni:
l’economia italiana è in crescita, i conti sono sotto controllo. Vi posso assicurare che un governo da me guidato garantisce una gestione prudente dei nostri conti pubblici.
Cottarelli ha anche rassicurato l’Europa, con cui il dialogo è definito essenziale. L’Italia, ha spiegato, può fare meglio per tutelare i propri interessi, ma sempre con spirito costruttivo, come si conviene a un paese fondatore dell’Unione, con un ruolo essenziale, come è essenziale la partecipazione all’Eurozona.
Il dibattito politico, come prevedibile, è molto acceso. Il Centrodestra sembra ricompattarsi sul no al nuovo Governo, al quale invece si esprime favorevolmente il PD. Il Movimento 5 Stelle si esprime con toni durissimi sul Capo dello Stato, pronunciandosi a favore dell’impeachment, ipotesi ventilata su cui c’è anche l’accordo di Fratelli d’Italia. Bisogna capire come si svilupperanno ulteriormente le posizioni nei prossimi giorni, che saranno fondamentali. L’appoggio del solo PD non è sufficiente per garantire la fiducia.
Difficile ipotizzare lo scenario che si apre adesso, davvero senza precedenti.