Il 2018 rappresenta per le PMI un momento cruciale secondo l’ultimo Global Business & Spending Outlook promosso da American Express, un’analisi dettagliata dello stato d’animo dei manager italiani ed europei. I dati che emergono mostrano un diffuso ottimismo tra i CFO, capace di sorvolare sui possibili problemi derivanti dalla politica e della volatilità del mercato, tanto da vedere gli italiani secondi solo ai colleghi tedeschi con un 94% che punta ad un’espansione economica nel corso dell’anno.
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È soprattutto l’esportazione a venire considerata il settore con maggiori possibilità, dall’80%, ma anche l’importazione è vista come possibile fonte di sviluppo, per il 67%. Naturalmente, il peso della tecnologia si fa sentire e l’83% la considera necessaria per migliorare i dati finanziari, e ciò ha una ricaduta sull’incremento degli investimenti in questo settore.
Il 93% dei dirigenti finanziari italiani prevede che il miglioramento della gestione del capitale circolante sarà un fattore determinante per la crescita del business, in particolare la visibilità end-to-end nelle transazioni.
Rimangono però indietro le assunzioni rispetto alla media europea: i manager ci vanno cauti nell’assumere nuovo personale, preferendo il contributo di talenti esterni, da utilizzare solo per determinati progetti.
Il report segnala anche un certo impatto della sharing economy sulla gestione aziendale, tanto da prevedere nuovi servizi basati su un’offerta condivisa nei prossimi cinque anni, per il 63% dei CFO intervistati.
Carlo Liotti, Vice President and General Manager American Express Global Commercial Services Italy & Spain commenta così i risultati:
L’attuale scenario economico è in continua evoluzione e la ripresa è tangibile anche per le PMI che devono poter contare su nuovi strumenti finanziari flessibili, affidabili e innovativi in grado di tutelare il valore degli investimenti nazionali ed internazionali al fine di ottimizzare la redditività aziendale.