L’Emilia-Romagna rappresenta un terreno notevolmente fertile per lo sviluppo di progetti di innovazione, frutto dell’impegno delle imprese locali supportate dalle iniziative regionali volte a promuovere nuovo sviluppo.
Sono stati resi noti gli esiti dell’Osservatorio Innovazione Emilia-Romagna 2018 (InnoER), progetto nato dalla collaborazione tra Unioncamere Emilia-Romagna, Camera di Commercio della Romagna – Forlì-Cesena e Rimini, ASTER e Intesa Sanpaolo. Un’iniziativa curata dal CISE con il supporto scientifico del Centro Studi Antares condotta su un campione di 2.047 imprese.
Profili innovativi
Le imprese emiliano-romagnole sembrano caratterizzarsi per quattro profili innovativi:
- leader(27% del campione e 48% degli addetti): elevate capacità innovative e abilità nell’utilizzare reti internazionali e tecnologie avanzate;
- proattive(23% e 21%): prive di una leadership tecnologica di settore ma impegnate costantemente per promuovere lo sviluppo innovativo;
- adattive(15% e 8%): inseguono l’innovazione in relazione ai cambiamenti che avvengono nel proprio settore e nel mercato;
- tardive (33% e 21%): mostrano un ritardo nella promozione di innovazione rispetto alle filiere globali e le altre imprese regionali.
Tempistica
Per quanto riguarda i “tempi” dell’innovazione, sono state definite tre categorie di imprese in base alla velocità di rendimento dei nuovi prodotti nell’arco di un triennio, in relazione al fatturato:
- Fast Trackers (16%): prodotti e servizi generano il 40% del fatturato;
- Climbers (34%): sviluppano tra il 10% e il 40%;
- Long distance runners (50%): producono fatturato fino al 10%.
Stando all’indagine, inoltre, gli elementi che favoriscono l’innovazione secondo le imprese sono: clienti e fornitori, addetti ricerca e sviluppo interni e consulenti, attività legata a fiere e convegni, stampa specializzati, studi di mercato, appartenenza a gruppi aziendali e reti di impresa, collaborazioni con Università e Centri di ricerca.
In sintesi, poco più della metà del sistema produttivo emiliano-romagnolo è oggi ben sintonizzato con le sfide di innovazione lanciate dal mercato e dalla società.ghrandvideo]Un terzo risulta in ritardo, ma ha le basi su cui poter innestare azioni correttive di carattere organizzativo e per essere ricettivo rispetto al supporto ai processi innovativi che possono essere alimentati a livello regionale e nazionale.