Nuovo Governo, nuova attesa

di Barbara Weisz

26 Aprile 2018 20:51

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Concluso il mandato esplorativo di Fico, avviato il dialogo fra Movimento 5 Stelle e Centrosinistra: per ora niente intesa.

Passi avanti ma ancora nulla di fatto: si potrebbe riassumere così l’esito del mandato esplorativo al presidente della Camera Roberto Fico per la formazione del nuovo Governo, verificando la possibilità di un’intesa fra Movimento 5 Stelle e Partito Democratico dopo che, la scorsa settimana, un’analoga esplorazione era stata affidata alla collega presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, per sondare invece i punti di contatto fra M5S e Centrodestra.

L’esplorazione ha avuto «esito positivo», perché «il dialogo fra M5S e PD è avviato» e proseguirà in questi giorni all’interno delle forze politiche «anche in attesa della direzione del Pd della settimana prossima». Fico ha concluso la sua analisi definendo «importante, ragionevole e responsabile, rimanere sui temi, sui programmi, che sono il centro dell’interesse del paese».

 Ebbene, il mandato di Fico sembra essersi concluso positivamente registrando un’apertura maggiore, ma per ora nulla di più. In vista, c’è la direzione del Pd del prossimo 3 maggio, che potrebbe sbloccare definitivamente la situazione. Le indiscrezioni della vigilia ipotizzavano una proroga del mandato esplorativo a Fico, proprio in vista di questo appuntamento.

Dunque, spiraglio aperto per un’intesa M5S-Pd ma la strada non sembra ancora in discesa. Fra l’altro, domenica prossima, 29 aprile, ci saranno anche le elezioni regionali in Friuli Venezia Giulia, dalle quali potranno arrivare nuove indicazioni utili per la formazione del nuovo Governo.

Ora si attende la prossima mossa del presidente della Repubblica, che per ora non ha dato indicazioni precise su cosa intende fare. Il tenore delle dichiarazioni di Fico sembra indicare che non ci saranno novità fino al 3 maggio, per aspettare la decisione del Pd su un eventuale accordo con il Movimento 5 Stelle per formare il nuovo Governo.

Ma non ci sono in questo senso indicazioni precise del Quirinale, che presumibilmente nelle prossime ore prenderà nuove decisioni sull’iter da seguire.