Ha un mandato specifico Maria Elisabetta Alberti Casellati, presidente del Senato, per la formazione del nuovo Governo: il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, le ha affidato l’incarico di verificare se esiste la possibilità di formare un esecutivo di coalizione fra centrodestra e Movimento 5 Stelle. Un mandato esplorativo, dunque, con tempi molto stretti: Alberti Casellati riferirà entro venerdì, quindi in pratica ha due giorni di tempo per effettuare le consultazioni.
Si tratta di una scelta con pochi precedenti: è successo spesso che il Presidente della Repubblica affidasse mandati esplorativi dopo le prime consultazioni. In questi casi, il mandato si affida a un’alta figura istituzionale, quindi a uno dei presidenti delle Camere. La particolarità di questo specifico caso sta nella natura del mandato, che non solo è “esplorativo”, ma ha un obiettivo molto preciso, ovvero quello di verificare l’esistenza di una maggioranza formata dalle due forze uscite vincitrici dalle elezioni del 4 marzo, ovvero la coalizione di centrodestra (all’interno della quale il partito più votato è stato la Lega di Matteo Salvini), e il M5S, il cui segretario è Luigi di Maio.
La presidente incaricata ha precisato che il calendario di incontri con i rappresentanti delle forze politiche avrà tempi rapidi. Questo il testo del comunicato del Quirinale:
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto al Palazzo del Quirinale la Presidente del Senato della Repubblica Maria Elisabetta Alberti Casellati, e le ha affidato il compito di verificare l’esistenza di una maggioranza parlamentare tra i partiti della coalizione di Centrodestra e il Movimento Cinque Stelle e di un’indicazione condivisa per il conferimento dell’incarico di Presidente del Consiglio per costituire il Governo. Il Presidente della Repubblica ha chiesto alla Presidente del Senato di riferire entro la giornata di venerdì.
Il suo sembra essere un compito arduo, in considerazione delle posizioni che centrodestra e M5S hanno mantenuto nel corso dei primi due giri di consultazioni effettuati d Mattarella (il 4 e 5 aprile, e il 12 e 13 aprile): il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi non vuole andare al Governo con i pentastellati, che a loro volta pongono un veto sugli azzurri, mentre Salvini non intende spaccare la coalizione per fare un Governo Lega-M5S. Questa la matassa che la presidente incaricata dovrà sbrogliare nei prossimi due giorni, verificando se ci sono le condizioni per ricomporre le posizioni sopra espresse e identificare un premier al quale affidare un mandato pieno per la formazione del Governo. Nel caso in cui il mandato esplorativo non riuscisse a trovare una soluzione, evidentemente si tenterebbero altre strade: l’unica possibile alleanza alternativa è quella fra M5S e PD. Al momento è comunque presto per fare previsioni, tutto dipende dalle consultazioni di Alberti Casellati.
Concludiamo con alcune considerazioni di carattere storico: l’Italia non ha mai avuto un presidente del consiglio donna, mentre è la seconda volta che una figura femminile riceve un mandato esplorativo. Il compito fu affidato, nel 1987, all’allora presidente della Camera Nilde Iotti, dal presidente Francesco Cossiga. Nilde Iotti fu la prima presidente della Camera donna della storia della Repubblica (seguita, negli anni ’90, da Irene Pivetti, e da Laura Boldrini nella passata legislatura), mentre Maria Elisabetta Alberti Casellati è la prima donna presidente del Senato.