L’operazione “Open Government”, strategia italiana sull’Open Data , si è tradotta nel nuovo portale dati.gov.it che, in nome di un più efficiente rapporto tra imprese e Pubblica Amministrazione, promette più trasparenza e apertura: il servizio per lo sviluppo di servizi e applicazioni web in grado di rendere i dati della PA meglio fruibili da imprese e cittadini, è stato lanciato dai ministri Brunetta e Brambilla.
Un passo verso la PA 2.0 e Internet in mobilità, a favore soprattutto delle imprese: Open government significa rendere i «dati pubblici disponibili su supporti leggibili, modificabili e in formato aperto».
Il portale nazionale dati.gov.it mira a diventare «un vero e proprio hub degli open data della PA italiana. I dati saranno messi a disposizione di chiunque li voglia utilizzare per sviluppare applicazioni dedicate o per fini di analisi, in modo completo, libero da licenze e accessibile», ha spiegato Brunetta.
La licenza con la quale saranno distribuiti i dati è la Italian Open Data Licence (IODL) sviluppata da Formez PA in linea con quanto disposto dal Ministero per la PA e l’Innovazione nel nuovo Codice dell’Amministrazione Digitale.
Durante la presentazione del portale dati.gov.it, Brunetta ha lanciato il contest “Apps4italy“, che premierà le migliori app sviluppate da cittadini, associazioni, comunità di sviluppatori e aziende per l’utilizzo dei dati pubblici. Obiettivo, stimolare la partecipazione delle piccole e medie imprese nello sviluppo di applicazioni basate sui dati aperti.
Tra gli Enti pubblici, l’Inail è uno di quelli che ha già iniziato autonomamente tre anni fa questo percorso verso l’open data, lavorando su proprie piattaforme tecnologiche e sviluppando «servizi web e applicazioni per smartphone, molti destinati anche ad aziende e consulenti del lavoro». Ora l’obiettivo è di rendere sistematico tale passaggio, anche per gli altri Enti mediante dei protocolli comuni.