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Aperture Partite IVA in Italia in calo

di Alessandro Vinciarelli

Pubblicato 10 Ottobre 2011
Aggiornato 16 Febbraio 2012 14:29

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Osservatorio Ministero Finanze: partite IVA in calo nel 2011 (-3,7%) in Italia ma in aumento il numero di giovani che avviano una nuova attività.

Secondo il nuovo Osservatorio sulle partite IVA del Ministero delle Finanze – volto a monitorare la situazione economico – fiscale di imprese e professionisti (aperture, chiusure e saldo mensile) in base ai dati dell’Anagrafe Tributaria – tra gennaio e agosto 2011 sono state aperte meno partite IVA (-3,7%) dello stesso periodo 2010. Il trend, tuttavia, lascia sperare: l’ultimo trimestre rivela in realtà un saldo positivo.

Ad aprire partita IVA sono soprattutto i nuovi imprenditori e professionisti del Nord (172.000 le nuove attività). Segue il Sud con 130.000 aperture e quindi il Centro con 88.000.

A presentare il maggior numero di richieste di apertura di partite Iva sono le persone fisiche (74% sul totale delle nuove partite IVA nel periodo gennaio-agosto 2011), solo il 17% erano società di capitali e l’8% a società di persone. In prevalenza le persone fisiche richiedenti sono di sesso maschile (65%), il 35% sono donne.

Una nuova partita Iva su due (50%) viene aperta da giovani entro i 35 anni d’età e quest’anno nel mese di agosto si è registrata un’impennata di richieste rispetto allo stesso periodo del 2010 (+7%), contrariamente a quanto avvenuto invece per le fasce di età superiori. Un fenomeno probabilmente spiegabile con l’arrivo della manovra di luglio che è andato a favorire, appunto, l’imprenditoria giovanile. A quest’ultima è infatti riservato il regime dei minimi, con agevolazioni fiscali che prevedono l’imposta sostitutiva del 5% del reddito d l’esenzione dall’Irpef, dall’Irap, dalle addizionali e dall’Iva.

Sono state 88.000 le richieste di apertura partita IVA per operare nel settore commercio; 61.000 per attività professionali; 29.000 per servizi di alloggio e ristorazione. Quest’ultimo settore economico è tra i pochi a far registrare un aumento pari al +1% nel numero di aperture rispetto allo stesso periodo del 2010.

L’Osservatorio continuerà a monitorare e trattare a cadenza mensile i dati statistici relativi al numero di nuove partite IVE aperte, di imprese e professionisti suddivisi per natura giuridica, attività economica, territorio. Le persone fisiche sono invece catalogate per caratteristiche demografiche. L’idea è di tenere traccia anche delle partite IVA che vengono chiuse e del saldo tra aperture e chiusure.