Verso un “Patto per il lavoro” in Emilia Romagna

di Teresa Barone

25 Febbraio 2015 07:37

L’Emilia Romagna pensa a un “Patto per il lavoro” che generi occupazione aumentando la produzione e l’export.

Rilanciare l’economia e l’occupazione in Emilia Romagna attraverso un “Patto per il lavoro” che coinvolge istituzioni, organizzazioni imprenditoriali e sindacali, rappresentanti del mondo bancario, delle Università e dell’associazionismo. Con una consultazione che si concluderà entro maggio, l’amministrazione regionale pensa a un accordo di legislatura per promuovere la ripresa dopo la crisi.

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Patto per il lavoro

Come ha sottolineato l’assessore al Coordinamento delle politiche europee dello sviluppo e al Lavoro Patrizio Bianchi, dalla crisi economica è possibile risollevarsi solo con il lavoro e per crearlo occorrono investimenti pubblici e privati strategici. Palma Costi, l’assessore regionale alle Attività produttive, annuncia che:

«I primi bandi su ricerca e innovazione per le imprese e per i laboratori usciranno fra aprile e giugno, insieme ai programmi di internazionalizzazione, così come saranno potenziati fin da subito gli strumenti per le start-up e i nuovi bandi sull’energia. Un grande lavoro che coinvolge diversi attori della società regionale e che deve consentire di raggiungere il traguardo intermedio del 2018, che prevede 150 milioni di euro del programma già spesi.»

Focus su internazionalizzazione

Nei progetti della Regione Emilia-Romagna anche l’incremento peso del prodotto esportato sul prodotto totale entro il 2012: l’obiettivo è quello di passare dal 38% di oggi a valori vicini al 50%, aumentando notevolmente anche il numero delle imprese esportatrici da 25 mila a 30 mila.

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