La sfida più grande per le aziende di oggi che operano nel settore della tecnologia è quella di trovare, assumere e trattenere personale qualificato.
Si tratta questa di una conclusione a cui è giunta l’indagine 2007 di Deloitte “Technology Fast 500 CEO”. Lo studio è condotto annualmente per valutare le aziende a forte crescita nel settore tecnologico, presenti in diverse parti del mondo.
Nel caso della ricerca per il 2007 sono stati coinvolti i CEO (Chief Executive Officer) di 500 aziende, provenienti per il 23% dal Nord America, per il 38% dall’Asia Pacifico e per il 29% dall’EMEA.
Gli intervistati hanno, dunque, manifestato la maggiore preoccupazione per quanto riguarda la carenza di giovani professionisti in grado di sostituire la generazione degli esperti IT, ormai in età pensionabile. Inoltre, i manager IT esprimono il loro disappunto nei confronti dei metodi di formazione e di educazione adottati nel loro paese.
«Le aziende di tutto il mondo iniziano a risentire dei primi effetti di una carenza di talenti a livello internazionale e ci si aspetta che questo duri ancora per alcuni decenni. I più importanti top manager hanno già identificato la mancanza di risorse umane di qualità come uno dei principali problemi del futuro. E stanno iniziando a guardare all’estero non solo per nuovi e promettenti investimenti ma anche per colmare questa importante lacuna», così ha dichiarato Alberto Donato, Partner di Deloitte e Responsabile del settore TMT (Technology, Media & Telecommunications).