Il numero degli infortuni e degli incidenti mortali sul lavoro nel 2014 è stato inferiore rispetto all’anno precedente in tutte le Regioni del Nord Est. Un calo, segnalato dall’Ufficio studi della CGIA di Mestre sulla base di dati INAIL, che ha caratterizzato tutte le Province del territorio ma soprattutto Gorizia, Belluno, Udine e Pordenone.
=> Sicurezza sul lavoro: il Bando ISI INAIL
Sicurezza sul lavoro
A commentare le cifre è il segretario della CGIA Giuseppe Bortolussi, sottolineando tuttavia come la situazione sia ancora drammatica:
«Nonostante gli infortuni e gli incidenti mortali nei luoghi di lavoro siano tendenzialmente in calo il numero di queste tragedie, però, rimane ancora troppo elevato. Certo, sarà difficile azzerarlo; tuttavia, ritengo che ridurlo ulteriormente sia un impegno che debba riguardare tutti. Le associazioni datoriali e i sindacati dei lavoratori, in particolar modo, devono proseguire nella strada intrapresa in questi ultimi anni, incentivando la formazione e l’informazione dei lavoratori autonomi e dei dipendenti. Solo grazie alla prevenzione e ad una puntuale sensibilizzazione di queste problematiche sarà possibile raggiungere l’obbiettivo di un’ulteriore contrazione di questo drammatico fenomeno».
Infortuni e crisi
Secondo Bortolussi, in realtà, il calo degli infortuni, anche mortali, si deve anche alla riduzione del numero degli occupati e delle ore di lavoro effettivamente svolte:
« La crisi, infatti, ha ridotto la platea degli addetti impiegati nei luoghi di lavoro e anche il monte ore lavorate».