Negli ultimi anni quasi tutte le piccole e medie imprese hanno effettuato almeno una innovazione ritenuta significativa che le ha condotte alla crescita in termini di fatturato e di occupazione.
È questo il quadro delineato dallo studio “Modelli di crescita delle PMI. Ritorno alla competitività tra questione dimensionale, innovazione e internazionalizzazione”, condotto dall’AIP, Associazione Italiana della Produzione, con la collaborazione del Censis.
L’indagine, presentata nei giorni scorsi a Milano presso la Camera di Commercio, ha coinvolto un campione di 500 imprese per comprendere quali sono le condizioni necessarie alle aziende italiane per competere nel panorama mondiale.
Nel 95% dei casi analizzati sono state riscontrate, negli ultimi tempi, azioni volte all’innovazione. In poco meno della metà dei casi si tratta di adeguamenti agli standard di settore, ma ci sono anche attività per i mercati esteri.
Per quanto riguarda il tipo di innovazione, il più diffuso è quello imitativo: l’azienda si rinnova per essere in linea con il mercato in cui opera e per mantenersi, quindi, in competizione con le altre.
Inoltre, le imprese puntano a modificare gli aspetti legati ai prodotti e all’organizzazione piuttosto che quelli legati alle modalità distributive: infatti, il 46,4% ha affermato di non aver modificato nulla nella distribuzione, mentre il 23,2% non ha rinnovato i processi produttivi.
Ad ogni modo, soltanto una piccola parte del campione analizzato ha potuto affermare di aver effettuato azioni significative per il mercato estero. In particolare, è stato così per il 20,6% degli intervistati che hanno modificato la propria offerta e per il 15,3% di quelli che hanno rinnovato i processi e gli impianti produttivi.
Per quanto riguarda i sistemi di comunicazione, la totalità del campione utilizza la Rete, il 96% dichiara di gestire le informazioni aziendali attraverso l’intranet, mentre l’87% afferma di promuovere la propria attività su un sito Web.
«Vincere si può, nella competitività, in tutti i settori, anche in quelli definiti maturi ma non si vince da soli. Emerge come vincente la necessità di dare vita a sistemi di relazione, delle vere e proprie reti: tra le aziende, con il sistema bancario, tra aziende e informatica e tra aziende e enti pubblici», così ha affermato Palmieri, presidente di AIP, intervenuto durante l’incontro.
Infine, il 55% delle imprese ha innovato il sistema delle telecomunicazioni sostituendo la linea telefonica tradizionale con il VoIP, con lo scopo di risparmiare tempo e denaro.
In linea generale, dunque, secondo quanto rilevato da AIP e Censis, il motivo che ha determinato il trend di crescita che ha coinvolto negli ultimi tempi le piccole e medie imprese, in termini di fatturato e di occupazione, si può rintracciare nelle azioni innovative da loro stesse portate avanti.