Chiusi i termini per presentare le domande di accesso alla sesta salvaguardia da parte degli esodati, l’INPS si appresta a inviare le relative certificazioni. Si tratta della salvaguardia contenuta nella legge 147/2014, che tutela 3.200 esodati. L’invio delle lettere da parte dell’Istituto di previdenza dovrebbe partire entro la fine di gennaio.
=> Esodati: report salvaguardie e pensioni liquidate
Monitoraggio INPS
La scadenza per la presentazione delle domande era fissata per lo scorso 5 gennaio, sia da parte di coloro tenuti e presentare l’istanza alle DTL (direzioni territoriali del lavoro), sia direttamente all’INPS (erano previste due procedure differenziate per le diverse categorie di lavoratori). L’INPS sta ora procedendo alla necessaria opera di monitoraggio, dopo la quale inizieranno a partire le lettere con la certificazione, che dà definitivamente diritto alla pensione.
=> Esodati, sesta salvaguardia: disposzioni INPS
Esodati della 6° salvaguardia
Ricordiamo che nella sesta salvaguardia sono ricompresi anche 1800 lavoratori in congedo nel 2011 (di cui all‘articolo 24, comma 14, lettera e-ter, del dl 201/2011) che non sono riusciti a rientrare nei precedenti provvedimenti di salvaguardia per il raggiungimento del tetto finanziario, che erano compresi nella quarta salvaguardia. Ecco, nel dettaglio, chi sono i 3.200 lavoratori esodati tutelati dalla sesta salvaguardia:
- 5.500 lavoratori collocati in mobilità ordinaria a seguito di accordi stipulati entro il 31 dicembre 2011, cessati dal rapporto di lavoro entro il 30 settembre 2012 e che perfezionano, entro la fine dell’indennità di mobilità (anche mediante il versamento di contributi volontari, entro dodici mesi dalla fine dello stesso periodo), i requisiti pensionistici precedenti alla riforma delle pensioni del 2011.
- 12.000 lavoratori autorizzati alla prosecuzione volontaria dei contributi (in base all’articolo 1, comma 194, lettere a, f, della legge 147/2013), che perfezionano i requisiti utili alla decorrenza del trattamento pensionistico, in base alle regole pre riforma, entro il 6 gennaio 2016 (quarantottesimo mese successivo alla data di entrata in vigore del Decreto legge 201/2011);
- 8.800 lavoratori licenziati o cessati per accordi individuali o collettivi di incentivo all’esodo (in base all’articolo 1, comma 194, lettere b, c, d, della legge 147/2013) che perfezionano i requisiti per la pensione entro il 6 gennaio 2016. Si tratta di lavoratori cessati entro il 30 giugno 2012 per accordi individuali o collettivi di incentivo all’esodo stipulati entro il 31 dicembre 2011 (anche se hanno svolto, dopo il 30 giugno 2012, qualsiasi attività non di lavoro dipendente a tempo indeterminato). Oppure cessati dopo il 30 giugno 2012 ma entro il successivo 31 dicembre 2012, per accordi individuali o collettivi di incentivi all’esodo stipulati entro il 31 dicembre 2011 (anche qui, possono aver lavorato successivamente ma non con contratto dipendente a tempo indeterminato). Infine, lavoratori il cui rapporto è cessato per risoluzione unilaterale, fra il primo gennaio 2007 e il 31 dicembre 2011, anche se in seguito hanno lavorat0 (non con contratto dipendente a tempo indeterminato);
- 1.800 lavoratori in congedo nel 2011 (di cui all‘articolo 24, comma 14, lettera e-ter, del dl 201/2011), che perfezionano i requisiti pensionistici con le regole pre rifrma entro il 6 gennaio 2016;
- 4.000 lavoratori con contratto di lavoro a tempo determinato cessati dal lavoro tra l’1 gennaio 2007 e il 31 dicembre 2011, non rioccupati a tempo indeterminato, i quali perfezionano i requisiti per la pensione con le regole pre-riforma entro il 6 gennaio 2016.
In base agli ultimi dati comunicati dall’INPS relativi allo stato di attuazione delle sei salvaguardie che si sono succedute in seguito alla Riforma delle Pensioni di fine 2011, su 170mila esodati tutelati, sono state certificate circa 97mila posizioni ed erogate 60mila pensioni.