In Italia diminuisce l’importo delle pensioni e si riduce il numero dei pensionati ma sale la spesa pensionistica: sono le principali evidenze del rapporto ISTAT Trattamenti pensionistici e beneficiari” con i dati 2013. I pensionati sono 16,4 milioni (200mila in meno rispetto al 2012) con assegno medio teorico di 16.638 euro l’anno (323 euro in più del 2012), tenendo conto però anche di coloro che percepiscono più di una pensione. In realtà la pensione media annua è di circa 3mila euro in meno del 2012: 13.152 euro contro i precedenti 16.761.
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Reddito da pensione
- 41,3%: sotto i mille euro al mese
- 39,4%: tra mille e 2mila euro
- 13,7%: tra 2mila e 3mila euro
- 4,3% tra 3mila e 5mila euro
- 1,3%: pensioni d’oro sopra 5mila euro
I due terzi dei pensionati (67,1%) hanno una sola pensione, un quarto (25,1%) percepisce due assegni, mentre il 7,8% è titolare di almeno tre assegni.
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Trattamenti pensionistici
Le pensioni di vecchiaia o anzianità sono la maggioranza (52,3% dei trattamenti pensionistici) e presentano l’importo medio annuo più elevato, pari a 16mila 60 euro, per una spesa complessiva di 195mila 831 milioni di euro (il 71,8% del totale). Seguono le pensioni ai superstiti, pari al 20,6% dei trattamenti, per una spesa di 40mila 467 milioni di euro, il 14,8% del totale. Quindi, i trattamenti assistenziali, che sono il 18,4% e costano 21mila 588 euro. Più bassa l’incidenza di pensioni di invalidità, il 5,2%, pensioni sociali, 3,6%, indennitarie, 3,5%, di guerra, 1%.
Pensionati
Circa un quarto dei pensionati (24,9%) ha meno di 65 anni, la metà (il 51,0%) un’età compresa tra 65 e 79 anni e il restante 24,1% è oltre gli 80 anni. Più della metà sono donne, il 52,9%, con un assegno medio di 13.921 euro (contro i 19.686 degli uomini). Oltre la metà delle donne (50,5%) è sotto i mille euro al mese, a fronte di circa un terzo (31,0%) degli uomini. Infine, la divisione geografica: il 47,8% delle pensioni è erogato al Nord, il 20,5% nelle regioni del Centro e il restante 31,8% nel Mezzogiorno.
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