In termini di produzione e fatturato le piccole imprese e il Mezzogiorno in generale non riescono a stare al passo delle medie aziende e delle altre aree del Paese.
Sono questi i dati contenuti nell’indagine congiunturale del Centro studi di Unioncamere sull’andamento delle piccole e medie imprese industriali con 1-500 dipendenti, per il periodo gennaio-marzo 2007.
Dunque, brillano le imprese con un numero di dipendenti compreso tra 50 e 500, mentre le aziende fino a 49 dipendenti non riescono ad emergere. Inoltre, cresce la manifattura al Nord, mentre al Sud l’andamento risulta negativo.
Per quanto riguarda, invece, le esportazioni, la media nazionale vede una crescita del +3,4% in tutte le aree del Paese.
«Questi dati confermano ancora una volta la ripresa economica in atto in Italia. Una ripresa che ha il suo cuore nel Nord-Est, e che fa leva sull’export e su quelle medie imprese che trainano le filiere a maggior valore aggiunto del Paese […]», così afferma Andrea Mondello, presidente di Unioncamere.
In particolare, nel primo trimestre 2007, rispetto allo stesso periodo del 2006, la produzione e il fatturato delle imprese sono aumentati rispettivamente del +1,9% e +2,0%.
Per il secondo trimestre del 2007 si prevede un saldo del +38 tra attese di incremento e decremento della produzione e del fatturato. Le imprese maggiori sono le più ottimiste (con un +45 per il saldo della produzione e un +46 per il fatturato), mentre per le imprese fino a 50 dipendenti il saldo arriva a +31 per entrambi i fattori. Infine, a credere maggiormente nel futuro sono gli imprenditori del Nord-Est, seguiti da quelli del Nord-Ovest. Il Centro e il Mezzogiorno hanno comunque attese positive.