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Esodati: risorse esaurite, salvaguardie a rischio

di Barbara Weisz

Pubblicato 8 Ottobre 2014
Aggiornato 15 Ottobre 2014 09:48

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La salvaguardia di 2500 esodati del DL IMU 2013 ha esaurito i fondi: per evitare l'erosione del plafond della sesta tutela con domande in massa, un decreto MEF potrebbe sfruttare risorse non utilizzate.

L’INPS ha individuato gli esodati tutelati dalla cosiddetta salvaguardia dei 2.500 (quarta tranche), ai quali sta inviando le comunicazioni che certificano il diritto alla pensione: di fatto, risultano coperti da questo provvedimento lavoratori che perfezionano il requisito anagrafico e contributivo entro il 31 ottobre 2012. Viene quindi corretta la precedente previsione di applicare la salvaguardia agli esodati con il requisito  entro il 31 agosto 2012 (Messaggio INPS n. 7463 del 6 ottobre 2014).

=> Esodati: la salvaguardia dei 2500

Salvaguardia 2.500

La salvaguardia in questione è contenuta nell’articolo 11 bis del Decreto Legge 102/2013, convertito dalla legge 124/2013 e riguarda lavoratori che nel 2011 erano in congedo o permesso per assistere familiari con disabilità, a sensi dell’articolo 42, comma 5 del testo unico a tutela della maternità e paternità (decreto legislativo 151/2001) e dell’articolo 33, comma 3, legge 104/1992, che perfezionano i requisiti anagrafici e contributivi per la pensione con le vecchie regole (pre-riforma Fornero), entro il 36esimo mese successivo al 31 agosto 2013, data di entrata in vigore del dl 102/2013. La legge limita questa salvaguardia a 2.500 persone, che l’INPS doveva selezionare in base alla prossimità al raggiungimento dei requisiti, così come avvenuto.

Beneficiari

Molti in sintesi, l’articolo 42, comma 5, dlgs 151/2001 riguarda genitori, fratelli e sorelle conviventi in congedo per assistere persone con handicap grave. Il comma 3, articolo 33, legge 104/92 riguarda genitori, parenti o affini entro il terzo grado (figli, genitori, fratelli e sorelle, nonni, zii, nipoti, bisnipoti e bisnonni, suoceri, genero, nuora, cognati, zii del coniuge) di un bambino fino ai 3 anni di età con handicap grave che hanno usufruito dei permessi mensili di tre giorni per l’assistenza del parente. 

Chiusura termini

Da ora, ulteriori domande di pensionamento non saranno prese in considerazione. Restano fuori tutti coloro che maturano il requisti fra il 31 ottobre 2012 e il 6 gennaio 2015 (il 36esimo successivo all’agosto 2015). Per questi lavoratori c’è però la possibilità di attivare un altro strumento, previsto dal comma 193 della Legge di Stabilità 2014 (legge 147/2013), il quale permette di utilizzare le risorse non utilizzate da altre salvaguardie.

=> Esodati: aggiornamento su salvaguardie e pensioni erogate

“Vasi comunicanti”

Per attingere a tali risorse è però necessario un apposito decreto del Ministero dell’Economia, che il Comitato esodati italiani a questo punto sollecita:

«per evitare che gli esclusi ripresentino in massa domanda di ammissione alla sesta salvaguardia contribuendo così ad erodere il plafond (ulteriori 1.800 posti per il profilo in parola, ndr) messo a disposizione di coloro che avrebbero avuto decorrenza della prestazione entro il 6 gennaio 2016».

 7463/2014