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Franchising: Pmi chiedono codice Ateco

di Alessandro Vinciarelli

Pubblicato 22 Febbraio 2011
Aggiornato 5 Luglio 2013 15:08

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Le Pmi del Franchising chiede il proprio codice Ateco: appello Assofranchising, Confimprese e Fif-Confese per lo sviluppo di un business sempre più strategico per le piccole e medie imprese.

Un appello congiunto Assofranchising, Confimprese e Fif-Confesercenti rivolto al Governo chiede un riconoscimento per le imprese del settore Franchising. Le Pmi del comparto chiedono infatti uno specifico codice Atecoper monitorare il comparto, che sta mostrando un andamento positivo, anche e soprattutto perchè in tempo di crisi avviare un’impresa con finanziamenti e agevolazioni è una soluzione interessante.

L’ultimo Rapporto sul Franchising in Italia fotografa un mercato da 21,7 mld di euro di fatturato, che dà occupazione a 180.525 addetti, impegnato in 53.313 punti vendita.

Un’alternativa al lavoro subordinato capace di rispondere alla disoccupazione, offrendo opportunità di collocamento e business con una formula di minore rischio.

Si chiede anche maggiore attenzione nei confronti nella formazione professionale per il Franchising, visto che contrattualmente questa è a carico dell’affiliante. E poiché al momento il Governo non riconosce al Franchising alcun merito in questo, Assofranchising, Confimprese e FIF si sono unite per manifestare il proprio dissenso e proporre una serie di incontri istituzionali ai Ministeri del Lavoro, dell’Economia e Finanza e dello Sviluppo Economico per aprire un dialogo sul Franchising in qualità di “strumento strategico per l’affermazione e la crescita della piccola e media impresa“.

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