Le politiche europee volte a sostenere crescita, competitività e sostenibilità delle Pmi devono prevedere l’integrazione fra tecnologia, industria e servizi innovativi: è quanto emerso alla conferenza europea “Meeting the Challenge of Europe 2020: The Trasformative Power of Service Innovation” degli scorsi giorni, nel corso della quale sono stati presentati casi pratici e progetti dimostrativi. Obiettivo, dimostrare che l’innovazione nei servizi è un valore aggiunto per le industrie tradizionali fungendo da stimolo per lo sviluppo di nuovi settori industriali e la nascita di nuove aziende ad alta crescita e impatto per occupazione.
Nel nostro Paese, come nel resto dell’Ue è assolutamente indispensabile diffondere la cultura dell’innovazione sostenibile tra le Pmi per poter guardare al futuro senza disconoscere le proprie radici.
«Stanno già nascendo in numerose realtà europee, Italia inclusa, nuove soluzioni per la crescita, ha dichiarato Stefano Pileri, presidente di Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici (Csit) e rappresentante italiano dell’Expert Panel on Service Innovation in the Eu. In tutto ciò gioca un ruolo cruciale l’Agenda Digitale europea in qualità di fattore strategico di accelerazione del cambiamento. Va in questa direzione anche il Progetto Italia Digitale presentato dalla Federazione. Giorgio Squinzi, presidente Comitato tecnico per l’Europa di Confindustria, ha aggiunto che «è tempo di un grande sforzo comune per far evolvere e crescere i nostri modelli economici, partendo dal presupposto che l’economia non può rinunciare al manifatturiero. Si deve «aumentare la consistenza e l’efficienza dei servizi, costruendo ambienti sempre più favorevoli alle imprese, soprattutto alle Pmi, sostenendo quelle in grado di produrre innovazione».
Oltre ad esempi e linee-guida per rinnovare i servizi nell’Europa post-industriale, è emersa anche la necessità di lanciare un “programma europeo dedicato alle Pmi dei servizi innovativi” per aiutarle a superare barriere culturali o di altro genere presenti nel mercato europeo. Prevista anche la creazione di un “Centro Europeo per l’innovazione dei servizi” per rafforzare i collegamenti tra chi decisori politici, mondo delle imprese e ricerca.
Si individua infine nel prossimo Programma Quadro di Ricerca e Sviluppo lo strumento atto ad assicurare un adeguato sviluppo di tecnologie per i sistemi intelligenti e sostenibili nei trasporti e logistica, costruzioni e gestione degli impianti, distribuzione energia, telecomunicazioni e servizi finanziari.
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