Cresce il numero di imprese in Italia che prevede di assumere figure professionali, sia manager che impiegati. Il sedicesimo Global Snapshot elaborato da Antal International ha rilevato, presso le 8.190 società appartenenti ai mercati di maggiore interesse a livello globale esaminate, una maggiore stabilità del mercato del lavoro italiano evidenziando un trend in aumento per quanto riguarda le assunzioni sia nell’immediato che in previsione per il prossimo trimestre e solo una piccola fetta di aziende prevede licenziamenti.
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Assunzioni
Più in particolare sono stati registrati il +51% di nuovi inserimenti da parte delle aziende coinvolte nel sondaggio, in aumento del +10% rispetto a gennaio 2014 e del +1% rispetto allo scorso anno.
Licenziamenti
C’è tuttavia un 11% di imprese, tra quelle coinvolte nello studio, che dichiara di aver ridimensionato il personale e di prevedere ulteriori licenziamenti nel prossimo trimestre.
Annunci di lavoro
Il maggior numero di annunci di lavoro riguarda il settore Agricolo e Finanziario, mentre in quello dell’Oil & Gas, delle Energie rinnovabili e dell’Edilizia le opportunità di lavoro sono destinate a crescere nei prossimi mesi.
Mercato del lavoro
Tony Goodwin, Presidente di Antal, ha commentato i risultati dell’indagine dichiarando:
«Nonostante la ripresa economica globale sia ancora disomogenea, specialmente in alcuni Paesi dell’Europa occidentale, ad oggi il trend è positivo. L’aumento delle assunzioni su base mondiale, rispetto ai dati rilevati nelle precedenti edizioni dello Snapshot, rappresenta un segnale incoraggiante. Questi risultati riflettono certamente una maggiore stabilità del mercato. Siamo ancora lontani dall’avere un quadro completo, ma molti tasselli sono già al posto giusto, grazie ai segnali di crescita provenienti da alcuni mercati. Sarà interessante analizzare i dati del prossimo trimestre».
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Vincenzo Trabacca, Managing Director di Antal International Italy, ha aggiunto:
«Dai dati raccolti dalla nostra rete di uffici a livello globale emerge che molte aziende si sono focalizzate sulla stabilità. È cresciuta la responsabilità delle imprese di fronte alla scelta di assumere e licenziare. Molte hanno riconosciuto l’importanza di avere al timone manager competenti nonché l’importanza e il valore della fidelizzazione delle risorse in azienda».