Il Jobs Act rappresenta uno dei punti chiave del programma del governo Renzi e, in occasione dell’Audizione promossa dalla Commissione Lavoro della Camera nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulla gestione dei servizi per il mercato del lavoro e sul ruolo degli operatori pubblici e privati, i Consulenti del Lavoro hanno fornito la propria ricetta per il mercato del lavoro italiano.
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I consulenti del lavoro hanno portato in Aula la voce di oltre 1 milione di aziende che danno vita a oltre 7 milioni di rapporti di lavoro (il 70% del totale in Italia), evidenziando come in questi anni al dibattito sulle regole del lavoro non si sia affiancata una adeguata attenzione al tema degli strumenti per promuovere l’occupabilità delle persone disoccupate e per favorire l’incontro tra domanda ed offerta di lavoro.
Ruolo dei servizi
Per risolvere il problema della disoccupazione del nostro Paese è necessario che il mercato del lavoro funzioni correttamente e che vengano colmate le attuali lacune. In questo contesto i servizi svolgono un ruolo cruciale: l’efficacia dell’orientamento, della preselezione e degli interventi di promozione delle politiche attive, degli incentivi e della consulenza sul lavoro presso le imprese fornisce il sostegno alle risorse umane necessario a fare in modo che il mercato del lavoro fondato su solide basi.
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Riforma del Lavoro
I Consulenti del Lavoro, in qualità di organismo istituzionale nel mercato del lavoro e di professionisti esperti del settore, hanno definito un proposta di Riforma per il Paese sulla base dell’esperienza, della competenza e delle funzioni svolte. Tali proposte di Riforma del Lavoro sono state raccolte nel documento depositato in audizione e prevedono:
- la definizione a livello costituzionale della responsabilità statale nella garanzia del diritto per ogni disoccupato ad accedere ad un sistema di servizi per il lavoro;
- l’obbligo per i titolari di trattamenti di disoccupazione di qualsiasi natura di partecipare ad interventi di attivazione al lavoro;
- la costruzione di un sistema misto di Welfare per la transizione e la mobilità professionale;
- il potenziamento dei servizi pubblici su standard di prestazioni;
- la presenza su tutto il territorio nazionale di un sistema di osservatori permanenti del mercato del lavoro, che vincolino l’offerta formativa finanzia.