Osservato speciale della Commissione Europea il progetto “Garanzia Giovani”, l’iniziativa UE volta a contrastare la disoccupazione giovanile valorizzando il ruolo dei centri per l’impiego favorendo l’occupazione degli under 29 senza lavoro e dei cosiddetti Neet (giovani che non studiano, lavorano, né cercano impiego) al quale ha aderito anche l’Italia con uno stanziamento di 1,5 miliardi di euro. La Commissione UE sta passando in rassegna i 18 progetti pilota, tra i quali rientra anche quello italiano, per individuare la migliore strategia per la formazione e l’inserimento nel mondo del lavoro dei Neet.
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Ufficialmente il programma “Garanzia Giovani” è partito il 1° maggio scorso, mentre la sperimentazione durata un anno ha preso il via durante l’estate del 2013. Tra i Paesi coinvolti oltre all’Italia anche l’Irlanda, la Lituania, la Polonia, il Regno Unito, la Romania e la Spagna. Tutti gli Stati Membri hanno però presentato piani di attuazione del programma e stanno adottando le misure per istituire i loro sistemi di Garanzia per i Giovani.
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Quello che valuterà la Commissione UE sono i programmi messi in atto da ciascun Paese per fare in modo che ciascuno Stato Membro possa acquisire il maggior livello di esperienza pratica nell’attuazione della Garanzia Giovani arrivando a garantire a tutti i propri giovani un’opportunità lavorativa, un tirocinio, un contratto di apprendistato, un percorso di apprendimento, un incentivo all’auto-imprenditorialità o un’esperienza nel servizio civile entro quattro mesi dall’inizio della disoccupazione, o dall’uscita dal sistema di istruzione formale.
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Per il Commissario UE Laszlo Andor si tratta di una
«Riforma strutturale che impone agli Stati membri di migliorare le politiche di occupazione giovanile a tutti i livelli. I progetti pilota dimostrano che si tratta di un approccio vincente che sta dando risultati. La Garanzia per i Giovani si sta rivelando la riforma strutturale di più rapida attuazione nell’UE. La Commissione lavora direttamente con tutti gli Stati Membri per garantire un’attuazione rapida e completa della Garanzia per i Giovani.».