Economisti e ingegneri elettronici e dell’informazione restano i più richiesti dalle imprese per le assunzioni 2014, con una corsia preferenziale per coloro che, oltre al titolo di studio, hanno già maturato esperienza in azienda. In genere laurea, diploma superiore o formazione professionale sono considerate le carte vincenti per farsi assumere secondo le imprese di Industria, Agricoltura e Servizi consultate dall’indagine del Sistema informativo Excelsior di Unioncamere e Ministero del Lavoro.
Titoli richiesti
Spazio in primis ai diplomati, (16.600 in più del 2013, per un totale di 255mila unità, ossia il 41,6% del totale). Nel 2014, inoltre, le assunzioni di candidati con qualifica o diploma professionale raggiungeranno quota 89mila, con un incremento di 20.200 unità rispetto al 2013, e corrisponderanno al 14,5% delle assunzioni totali di lavoratori dipendenti, contro il 12,2% dell’anno scorso. In crescita anche le assunzioni di laureati (+2.500 rispetto al 2013, per un totale di 66.600), pari al 10,9% di tutte quelle previste.
=> Assunzioni: le professioni richieste dalle imprese
Profili ricercati
Al vertice della classifica delle competenze maggiormente ricercate, gli economisti, con 18.800 assunzioni (stagionali e non), seguiti d ingegneri elettronici e dell’informazione a quota 8.400. Sommando altri indirizzi (industriale, civile, ambientale…) si arriva a quota 18.400. Seguono i laureati nelle materie dell’insegnamento e formazione con 5.200 assunzioni previste entro fine anno, e quelli con indirizzo sanitario paramedico. Per quanto riguarda i diplomi, al primo posto l’indirizzo amministrativo-commerciale, con 48.300 posti, seguito dal turistico-alberghiero, 41.400, e dal meccanico, 20.200.
Esperienze pregresse
In pratica, oltre la metà dei nuovi lavoratori saranno laureati o diplomati, ma il dato interessante è dato dalle esperienze lavorative pregresse, che riguarda il 57% delle posizioni contro il 56% del 2013. Soprattutto per le ricerche di laureati, 65,6%, contro il 62,9% dello scorso anno. Per diplomati e lavoratori in possesso di qualifiche professionali, oltre il 60% dei posti è riservato a candidati con un curriculum che non si fermi al titolo di studio. Non solo: l’importanza della formazione sul campo è testimoniata anche dal fatto che nel 77,6% dei casi le aziende, quando assumono un laureato, prevedano una formazione aggiuntiva attraverso corsi interni o esterni all’azienda o l’affiancamento con personale esperto. Per i diplomati invece questa percentuale scende al 64,3%, e per le qualifiche professionali al 45,3%.
Fonte: Unioncamere