L’indebitamento degli Italian, causa principale dell’usura, continua a crescere a causa degli effetti della crisi: rispetto alla rilevazione 2009 il trend di crescita è di +129,8%, con una propensione all’usura che sale del 92,3%. È quanto emerge dallo studio di KRLS Network of business ethics, commissionato dall’Associazione Contribuenti Italiani.
Gli Italiani si indebitano in media di 33.620 euro, con un picco massimo raggiunto dai piccoli imprenditori, che raggiungono addirittura quota 52.730 euro. Numeri che potrebbero crescere ancora in concomitanza con il pagamento delle tasse del prossimo giugno 2011.
La distribuzione sul territorio dell’indebitamento è tristemente equa, con la Campania prima in classifica, seguita da Veneto e Valle d’Aosta, seguite dalla Sicilia. Dal settimo al nono posto spiccano tre altre importanti regioni, ovvero Lombardia, Toscana, Lazio. Meglio di tutte Sardegna, Basilicata, Marche e Molise.
Vittorio Carlomagno presidente dell’Associazione Contribuenti Italiani, individua nel dettaglio le cause dell’indebitamento nella crescita della riscossione fiscale a rate, insieme al boom delle carte di credito revolving e l’impossibilità di accesso al credito bancario.