Responsabilità Sociale, sempre più direttrice degli investimenti delle aziende: la RSI rientra nei piani budget, anche nei momenti più difficili legati alla crisi. Le aziende italiane credono nei comportamenti socialmente responsabili, secondo il “IV° Rapporto Nazionale sull’impegno sociale delle Aziende in Italia” elaborato da SWG per l’Osservatorio Socialis di Errepi Comunicazione.
Buone pratiche che si traducono in investimenti da parte di 7 aziende su 10, per un valore totale nel 2010 di 219.000 euro (crescita +36%).
Più l’impresa è grande e più investe in Responsabilità (e sostenibilità), con una concentrazione maggiore nei settori bancario, finanziario e assicurativo.
A livello geografico, la spesa si concentra nell’area del Centro Italia.
Le attività si concentrano su solidarietà sociale e umanitarie (66% dei casi). Le imprese si dimostrano poco interessate alle operazioni che hanno riflessi sul mondo esterno e solo una minima parte delle azioni viene rivolta al miglioramento delle condizioni lavorative dei dipendenti.
Questi però vengono coinvolti, direttamente o indirettamente, in un terzo dei casi nelle iniziative che l’impresa decide di seguire per diffondere questo tipo di cultura.
La partecipazione delle aziende è soprattutto di tipo passivo (1 su 3), seppur con qualche caso di azienda scende in campo in prima persona anche attivando dei gruppi di lavoro interni.
Le imprese titubanti nel finanziare azioni di responsabilità sociale lo sono perché vorrebbero nel 43,2% dei casi che questi portassero anche ad un incremento delle entrate. Le aziende sarebbero più propense ad investire in sostenibilità se il miglioramento della reputazione aziendale portasse a ritorni immediati, ovvero se i consumatori premiassero le aziende più responsabili.