La crisi economica ha aggravato lo scenario occupazionale, già non rosea di molti Paesi europei. Giunge pertanto come positiva l’ultima rilevazione Eurostat, che registra una certa stabilità nell’Eurozona con riferimento al terzo trimestre 2010.
Gli impiegati sono 144,5 milioni (221,2 milioni nella UE27), come trimestre precedente. Su base annua si registra invece un calo (-0,2%).
Bene settori Finanza e Servizi, (+0,3% nella Eurozona e +0,2% nella UE27). Cresce, anche se di poco, l’occupazione nel Commercio, nei Trasporti e nelle Comunicazioni (+0,1%).
Permane il segno negativo per le Costruzioni (-1,1% e -1%), l’agricoltura (-0,2%, cresce nei 27 del +0,4%) e il Manifatturiero ( -0,3% e -0,2% nei 27).
Ancora disoccupati 15,84 milioni di persone, con un picco in ottobre, quando sono diventati 15,94 milioni coloro che stanno cercando un lavoro. Un livello record che non si raggiungeva dal 1995.
L’Italia non versa nella migliore delle condizioni lavorative, con una diminuzione delle persone che lavorano pari a -0,5%, comunque positivo rispetto al -0,7% del secondo trimestre del 2010.