Le imprese del Nord-Est valorizzano il Made in Italy e sanno cogliere le numerose opportunità offerte dai mercati emergenti per promuovere l’export, favorendo un fatturato che solo nel 2013 è stato pari a 70 miliardi di euro.
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Lo si evince dal report REthink presentato da SACE, un resoconto contenente le previsioni sui trend dell’export italiano per il 2014-2017.
Export e Made in Italy
Il report SACE informa anche sui settori trainanti per l’export legato al Made in Italy che si origina proprio dalle Province del Triveneto: al primo posto si collocano le tecnologie industriali e i beni di consumo, seguiti dalla filiera agroalimentare, dal ramo dei gioielli e dei mobili del 3,1%, dal settore moda.
Previsioni per il futuro
Per quanto riguarda le stime per il futuro, SACE stila la classifica dei settori di punta per l’export italiano nei prossimi quattro anni, dal 2014 al 2017: tra i comparti con migliori prospettive figurano l’agroalimentare, la meccanica strumentale, il tessile e l’abbigliamento. A offrire le migliori opportunità sono non solo i Brics, ma anche alcune destinazioni come l’Arabia Saudita, Angola, Cile, Filippine e Tailandia.