La crisi non spaventa le imprese femminili dell’Hi Tech, come conferma il positivo trend di crescita delle aziende individuali attive in questo contesto in Italia. Sono 11.170 le aziende rosa attive sul mercato, con un incremento annuo del 2,8% su scala nazionale e una distribuzione territoriale omogenea, che non fa dunque distinzioni tra Nord e Sud. Lo ha rilevato la Camera di commercio di Milano, con un’elaborazione basata su dati del Registro Imprese del terzo trimestre 2009 e 2010.
Resta comunque il Nord d’Italia l’area con il maggiore incremento di business tecnologici avviati da donne, con il Trentino Alto Adige che spicca con +16,7%, seguito da Umbria (+9,6%) e Basilicata (+6,6%).
La Lombardia è la regione con più aziende rosa hi-tech (1.951 imprese, pari al 17,5% del totale), seguita da Lazio (1.042 imprese, 9,3%) e Campania (1.018 imprese, 9,1%). Per le province, invece, il primo posto va a Roma (764 imprese, 6,8%), con dietro Milano (699 imprese, 6,3%), Torino (590 imprese, 5,3%) e Napoli (555 imprese, 5%).
Donne che sempre di più «possono giocare un ruolo attivo e da protagoniste in tutti i settori, anche in quelli più specializzati come l’high-tech» – si lege nella nota della Camera di Commercio di Milano. Nel complesso, infatti, il 60,4% delle imprese in rosa è impegnato nel settore informatico, con il 19,3% che si dedica agli aspetti di telecomunicazione e servizi postali, e il 12,4% alla fabbricazione e riparazione di macchinari ed apparecchiature.