In Toscana il numero di imprese guidate da donne, nel 2006, ha raggiunto quota 96 mila, con una crescita annua del +1,2%. Ma la voglia di avviare un’attività non ha origine toscane in quanto la crescita si deve alle imprenditrici extra-comunitarie (+11%), alle comunitarie (+2,3%) e a quelle di altre regioni italiane (+0,3%). Le imprenditrici nate in Toscane perdono 483 unità (-0,3%).
La fotografia dell’imprenditoria toscana in rosa è stata scattata dall’Osservatorio sull’Imprenditoria Femminile curato da Unioncamere Toscana, in collaborazione con la Regione Toscana. I dati analizzati sono stati, invece, forniti dal Registro Imprese delle Camere di Commercio.
Per quanto riguarda l’ambito comunitario, sono cresciute le imprenditrici provenienti dalla Polonia, dal Belgio e dall’Ungheria, mentre sono diminuite quelle svedesi e della Repubblica Ceca.
«È ormai consuetudine constatare come l’evoluzione al femminile del nostro sistema imprenditoriale superi quella delle rimanenti imprese. Ciò testimonia la valenza assunta da questo segmento imprenditoriale nel contesto regionale, anche attraverso il ricorso sempre più frequente a forme imprenditoriali più complesse e più adeguate a sviluppare il progetto che le ha originate», ha dichiarato Pierfrancesco Pacini, Presidente di Unioncamere Toscana.
In particolare, è la provincia di Grosseto ad avere il maggior numero di imprese in rosa, seguita da Livorno e Massa Carrara. Inoltre, aumenta il numero di imprenditrici che decidono di passare alla formula della società di capitali, mentre le ditte individuali diminuiscono dello 0,2%, rappresentando, però, sempre il 60%.