Partito il piano Garanzia Giovani, che offrirà opportunità di lavoro alle nuove leve: dal primo maggio è attivo il portale web www.garanziaperigiovani.gov.it, utilizzabile per inviare il proprio curriculum. Ad annunciarlo è stato il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti in attuazione del piano europeo “Youth Guarantee“, volto a favorire l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro entro quattro mesi dal termine degli studi. Unico requisito per iscriversi è l’età: 18-29 anni.
=> Le linee guida del piano Garanzia Giovani
Le regole comunitarie del progetto indicano un’età massima di 24 anni, ma l’iniziativa italiana è aperta fino ai 29 anni, anche se con ogni probabilità ai più giovani potrà essere data priorità.
Come funziona
Il meccanismo è il seguente: ci si iscrive e si viene chiamati per un colloquio che serve a mettere a punto un profilo del candidato da inserire in un’apposita banca dati. Quest’ultima sarà lo strumento per fari incontrarr domanda e offerta di lavoro: nell’arco di circa quattro mesi, ai giovani selezionati da aziende o enti interessati ad assumerli verrà fatta una proposta.Non sarà necessariamente un’assunzione: potrà trattarsi di un periodo di stage retribuito nel rispetto del tetto minimo di 500 euro al mese (compenso e requisiti di legge), di una proposta di formazione, di un servizio civile, di un percorso per avviare un’attività autonoma. Ai giovani che non studiano e non lavorano, i cosiddetti Neet (Not in education, employment or training) verrà proposto un percorso di orientamento o formazione, retribuibile attraverso voucher.
Il potenziale bacino è stimato in circa 900mila giovani. A disposizione del progetto ci sono circa 1,5 miliardi quasi totalmente gestiti dalle Regioni attraverso specifiche convenzioni, anche se qui c’è la prima nota dolente perché all’appello ne mancano ancora diverse (che ancora non hanno firmato). Al servizio del piano Garanzia Giovani il governo sta attivando protocolli d’intesa, come quello firmato con Confindustria e Finmeccanica per attivare percorsi professionali e fornire una certificazione di competenze anche non formali, quindi diverse dai titoli di studio, o quello con Cia (Confederazione italiana agricoltori) e Agia (associazione giovani imprenditori agricoli) per la creazione di 20mila posti di lavoro nel settore Agricoltura.
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Per approfondimenti consulta il “Piano italiano di attuazione della Garanzia per i Giovani“
Per aderire, vai al portale: www.garanziaperigiovani.gov.it