Per risolvere il dramma Esodati il Governo ha in mente una vasta operazione con l’obiettivo, ambizioso, di trovare una soluzione definitiva. Il ministro del Lavoro Poletti preannuncia la definizione di una soluzione costruita «tecnicamente bene per evitare di riprodurre i problemi».
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Le misure
Per dire addio all’incubo Esodati, il Governo pensa a due ordini di misure.
- Scivolo automatico, stabilendo una regola generale secondo cui:
«tutti quelli che arrivano a queste condizioni possono avere questo tipo di trattamento».
- Riassunzione agevolata in azienda, con una sorta di contratto di reinserimento che garantisca alle imprese:
«un vantaggio economico significativo» attraverso «minori oneri, minore trattamento fiscale e sul piano contributivo».
Scivolo automatico
Considerato che si tratta di una soluzione con un suo notevole costo, è stato aperto un apposito tavolo di discussione con la commissione Lavoro della Camera, il cui presidente Cesare Damiano annuncia l’avvio della concertazione per fine aprile.
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Rientro
Il rientro nel mercato del lavoro è dunque una delle opzioni per arginare il fenomeno Esodati, generatosi per la prima volta con l’entrata in vigore – retroattiva – della Riforma delle Pensioni Fornero e dei nuovi e più stringenti requisiti per maturare l’assegno. Si tratta di una platea enorme di lavoratori, che hanno lasciato il lavoro con la prospettiva di un agganciamento alla pensione in tempi brevi e che invece sono rimasti non tutelati dal Governo. Persone rimaste con un notevole numeri di anni completamente scoperto, senza stipendio né pensione. Di certo, il contratto di reinserimento agevolato costerebbe allo Stato in incentivi alle aziende molto meno che salvaguardare gli Esodati accompagnandoli all’attesa e agognata pensione.
Salvaguardie
Ricordiamo che da fine 2011 si sono succeduti diversi provvedimenti di salvaguardia, che destinano risorse per accompagnare alla pensione i lavoratori esodati: gli ultimi dati INPS relativi alle prime tre operazioni di salvaguardia e aggiornati al 7 marzo 2014 indicano 83.600 posizioni certificate e 38mila pensioni erogate.
=> Esodati: aggiornamento INPS sulla salvaguardia
Altre misure
Poletti ha anche fornito nuovi elementi sul Piano Lavoro, ad esempio sui nuovi contratti (per i quali il Ddl lavoro presentato dall’Esecutivo alle Camere prevede una delega). Il nuovo contratto a tutele crescenti sarà di fatto «un contratto a tempo indeterminato con avviamento, che costi meno rispetto a un contratto a tempo determinato». Quanto ai giovani, si pensa ad alzare l’età per accedere al Piano Garanzia Giovani da 25 a 29 anni.