Il fenomeno delle molestie e dei ricatti sessuali sul luogo di lavoro è più preoccupante di quanto si potrebbe immaginare: egli ultimi tre anni oltre il 19% delle lavoratrici italiane tra i 14 e i 65 anni – tra quelle intervistate a campione in una recente indagine ISTAT – ha dichiarato di essere stata oggetto di molestie, il 51,8% se si considera l’intero arco di vita.
In totale sono state 10,485 milioni le donne oggetto di molestie, con una collocazione territoriale che si concentra nel Nord-Ovest (57,2%) e in particolare in Piemonte (58,9%), seguito a stretto giro da Lombardia (56,9%) ed Emilia-Romagna (56,3%).
La fascia più colpita è quella dei 14-21 anni: quasi il 40% subisce molestie. Dal punto di vista del titolo di studio, sembrano le laureate le più colpite, 26,1%, mentre le diplomate sono il 22,3%.
Le molestie più frequenti sono quelle verbali (25,8% nel corso della vita e 10,1 negli ultimi tre anni), subito seguite da atti di esibizionismo (20,7% e 3%) e pedinamento (22,9% ed 8%). Altissimo anche il numero di telefonate oscene (24,8% e 6,1%) e di molestie fisiche (19,7% e 4,6%).
Qualche piccolo miglioramento è osservabile analizzando l’evoluzione dei reati a sfondo sessuale nel corso del tempo. Le molestie fisiche scendono dal 24% del 1997-8 al 19,7% del 2008-9, mentre l’esibizionismo passa dal 22,6% al 20,7%. La flessione maggiore si nota nelle telefonate oscene che dal 33,4% di 12 anni fa giungono al 17,9%.