In questo finale del 2010 caratterizzato da un profuso ottimismo nei confronti della ripresa economica, arriva una notizia in controtendenza: continua a crescere il numero di imprese che dichiarano fallimento: +22% tra marzo e aprile rispetto al 2009 per un totale di 3 mila fallimenti.
Un trend negativo che prosegue da nove trimestri consecutivi.
I dati si riferiscono al secondo trimestre 2010 e sono stati elaborati dall’ufficio studi di Cerved Group che si occupa dell’analisi delle imprese e dello sviluppo dei modelli di valutazione del rischio di credito.
La prima metà del 2010 è stata caratterizzata da un totale di quasi 6 mila fallimenti per una crescita del +25% rispetto ai primi sei mesi del 2009.
A soffrire nel secondo trimestre 2010 sono in primo luogo le società di capitali (+26%rispetto al 2009), leggermente meno in sofferenza le società di persone (+20%). Meglio per le altre forme giuridiche (+7%).
A livello settorale, la crisi colpisce duramente le aziende manifatturiere (+35%), mentre a livello geografico sono le aziende del Nord Est a registrare il maggiore incremento di fallimenti (+26%), mentre quelle del Nord Ovest e del Mezzogiorno fanno registrare il +23%. Meglio il Centro con il +17%.