I nuovi dati Isae e la stima preliminare Istat evidenziano un futuro incerto, che per il momento sembra essere imperscrutabile.
Da un lato, infatti, si registra un miglioramento nel clima di fiducia delle imprese manifatturiere, che conquista un incremento nel mese di agosto pari al 2,2%.
In questo comparto, gli imprenditori esternano una maggiore fiducia per il futuro, soprattutto per un impulso significativo in termini di domanda interna ed esterna. Rimangono tuttavia alte le soglie di allarme, anche in considerazione dell’analisi sulla produzione nel medio termine, che sembra ridursi lievemente.
Al contrario, altre categorie di imprenditori, come i produttori di beni d’investimento sembrano ridurre le speranze, nella fattispecie passando da 97,3 a 96,1 (con una flessione dell’1,2%).
Anche dal punto di vista territoriale la fiducia nel futuro è variabile, questa volta in funzione della zona geografica di appartenenza. Positive le sensazioni del nord-est (da 99,8 a 100,8), ma soprattutto del centro (da 96 a 99) e del Mezzogiorno (da 88,1 a 90,5).
Calma piatta invece sul tema occupazionale, che registra una sostanziale immobilità nella stima Istat del mese di luglio. Il tasso di disoccupazione scende lievemente all’8,4%, contro l’8,5% della rilevazione precedente. A parità di tasso, il numero di persone che cercano lavoro è in diminuzione rispetto a giugno (-0,7%), anche se analizzando la rilevazione del 2009 si registra comunque una crescita pari al 6,1%.