Sono tre le misure principali del pacchetto di misure per la crescita studiato dal governo Renzi: Jobs Act, taglio del cuneo fiscale e rimborso dei debiti della PA. Il provvedimento potrebbe essere spacchettato: da una parte le misure per il riordino degli ammortizzatori sociali, la cancellazione della cassa in deroga, l’introduzione del nuovo sussidio universale di disoccupazione e la riduzione/ridefinizione delle numerose forme di figure contrattuali atipiche e precarie, dall’altra le misure per la modifica al contratto di apprendistato, l’introduzione del nuovo contratto unico a tutele crescenti per incoraggiare le nuove assunzioni.
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Jobs Act
Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha scelto la formula del Disegno di Legge per il Jobs Act, prevedendo così un iter più lungo ed il passaggio per le Commissioni e quindi per il Parlamento.
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Decisione ritenuta pericolosa per alcuni, come il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, proprio per il fatto che il Ddl allunga di molto i tempi del provvedimento rinviandone di diversi mesi l’entrata in vigore. Soddisfatti della scelta del Ddl invece i partiti di maggioranza: «ci sarà un iter parlamentare lungo e avremo più tempo per discuterne», spiega Cesare Damiano (Pd).
Cuneo fiscale
Per quanto riguarda il taglio del cuneo fiscale, il problema maggiore riguarda le coperture, la metà delle risorse pari a circa 5 miliardi di euro dovrebbero arrivare dai risparmi della spending review mentre altre risorse potrebbero arrivare da entrate una tantum come gli incassi del rientro dei capitali detenuti all’estero. Probabilmente l’intervento sarà quasi tutto sull’IRPEF, con tagli che dovrebbero portare in busta paga 80-100 euro al mese per i redditi fino a 20-25 mila euro, più qualche intervento selettivo a favore delle imprese, come la concessione di sgravi per chi assume.
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Debiti PA
Sul provvedimento per il pagamento dei debiti delle PA la soluzione dovrebbe arrivare con il coinvolgimento delle banche e della Cassa Depositi e prestiti. Nel complesso Renzi si è impegnato a sbloccare 60 miliardi di euro: 27 miliardi già disponibili per il 2013, 20 miliardi relativi al 2014 già stanziati, più un’altra tranche che dovrebbe essere sbloccata nel corso dell’anno.