Ancora problemi per i pensionati: spariti i contributi INPS relativi agli anni Settanta e Ottanta di centinaia di lavoratori, relativi a prestazioni di insegnamento presso istituti scolastici. Di tali contributi previdenziali non c’è più traccia nei terminali dell’Istituto che ha pertanto negato l’assegno previdenziale a centinaia di docenti della provincia di Milano. In problema potrebbe essere molto più diffuso visto che i contribuenti si sono accorti della sparizione dei contributi versati solo perché, essendo prossimi alla pensione, si sono recati agli sportelli INPS per fare i dovuti conteggi, per poi trovarsi di fronte all’amaro risultato: nessun contributo risultante per il periodo 1970-1987.
Buchi contributivi
Ad aggravare il tutto il fatto che si tratta di problematiche variegate, da chi ha riscattato pagando di tasca propria più di un anno di contributi che non risultano all’INPS, a chi ha presentato la domanda di pensionamento tre o quatto anni fa e ancora non ha ricevuto alcun assegno a causa di questi buchi, nonostante i versamenti all’INPS siano attestati dal modello “01 M”.
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Nella provincia di Milano il fenomeno sembra in crescita, con «buchi contributivi, anche consistenti» sottolinea la Cgil di Milano. Caterina Spina, segretaria generale Flc Cgil di Milano ha spiegato che il problema «è stato subito segnalato all’Ufficio scolastico regionale, e l’ex provveditorato ha riconosciuto effettive difficoltà a trovare la copertura contributiva», ora però «urge una soluzione».
Problema nazionale
Un allarme generalizzato, spiega il direttore scolastico provinciale, Giuseppe Petralia: «il problema va ben oltre la dimensione locale: si tratta di una questione nazionale che dunque può riguardare un numero ben più ampio di docenti». Insegnanti e altri lavoratori che hanno versato contributi tra il 1970 ed il 1987 sono pertanto invitati a controllare la propria situazione previdenziale.
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Per ora si tratta, nella maggioranza dei casi «di docenti che oggi sono di ruolo, ma che hanno cominciato la loro carriera scolastica facendo supplenze nelle scuole, anche con incarichi annuali». Dunque il problema potrebbe riguardare i contributi versati fino al 1987 per delle supplenze brevi, ovvero versamenti che rientrano nella gestione previdenziale privata dell’INPS (AGO – Assicurazione Generale Obbligatoria) e per i quali scatta la prescrizione dopo un periodo di dieci anni. Questi contributi fino al 1987 venivano versati direttamente all’INPS, poi sono diventati di competenza dell’INPDAP. In ogni caso, dichiara Petralia, «il problema esiste, sappiamo che è urgente e stiamo cercando di risolverlo: abbiamo già chiesto un incontro con l’INPS», che dovrà prima verificare l’entità del fenomeno per poi trovarvi una soluzione.