Pubblicato da SVIMEZ il Rapporto 2010 sul Mezzogiorno, che evidenzia le problematiche relative al progetto della tanto attesa Banca del Sud, costituita con decreto legge 112/2008 per creare uno specifico strumento di sostegno al credito e allo sviluppo delle regioni meridionali.
Il rapporto evidenzia la necessità di analizzare la capacità della Banca di finanziare realmente i progetti delle imprese del Sud che portino allo sviluppo del territorio.
Uno dei problemi è costituito dai maggiori rischi legati alla clientela, alla fragilità del sistema e alla minore qualità della domanda di credito che il Mezzogiorno offre.
Secondo la SVIMEZ «l’impianto della legge sulla Banca del Sud è sbilanciato verso la raccolta, e la fiscalità di vantaggio introdotta è rivolta ai risparmiatori, mentre la banca senza misure di incentivo ad hoc non avrebbe alcuna convenienza a investire nell’area».
Come possibili correttivi vengono suggeriti la detassazione degli utili per i progetti di investimento delle Pmi meridionali, o anche l’emissione di bond garantiti dallo Stato.
Inoltre se la Banca stipulasse convenzioni con i Confidi più strutturati potrebbe accelerare il progetto di concentrazione del settore. Andrebbero infine definiti meglio i rapporti con Banche di Credito Cooperativo e Poste Italiane.